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Uno sguardo senz’anima: la storia di un cane che si stava lasciando morire di stenti

cane

Anziano, un mucchio d’ossa e zecche: cosa mai potranno aver fatto a una povera anima per farla ridurre in queste pietose condizioni? O meglio: cosa non hanno fatto per lui? Perché un cane in queste condizioni ci arriva dopo anni di sofferenze e incuria, forse maltrattamenti, forse totale solitudine, chissà. Di sicuro abbandono: sia fisico che morale. Questa è la storia di un cane che si stava letteralmente lasciando morire di stenti.

“E’ arrivato da Simaxis, scrivono dalla Clinica Veterinaria Duemari di Oristano. “E no, non è stato investito. Sta solo morendo di stenti. Per fortuna è stato segnalato da persone “normali” con una sensibilità “normale” che hanno insistito perché arrivasse da noi. Perché chi vede cose così e non fa niente, non è normale. Proprio no. Peserà 10 kg, un mucchietto di ossa”. E noi siamo perfettamente d’accordo con le veterinarie: un essere vivente per ridursi in quel modo ci mette tempo. E’ mai possibile che nessuno abbia mai segnalato una situazione del genere? Che nessuno abbia alzato un telefono per cercare di salvarlo?

Grillo in braccio alla dottoressa Monica Pais

Ma in fondo al tunnel, la speranza: Grillo (come è stato battezzato in clinica), ha deciso che vuole riprendersi la vita e la fiducia. “La causa della sua condizione era dovuta solo all’abbandono, alla fame e alla sete, nessun incidente. E’ bastato rifare il pieno come un’auto!”. Grillo mangia a volontà, è negativo sia alla leishmania che alla filaria, ha una positività all’anaplasma (una malattia trasmessa dalle zecche) per la quale ha già iniziato la terapia. Quindi sono aperte le danze per le adozioni per questo piccoletto entusiasta di essere con noi. Animali diversi da quelli che lo avevano abbandonato alla morte”.

Per info su Grillo e gli altri cani e gatti in cura e adozione alla Clinica Veterinaria Duemari, LINK.

 

 

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