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Lo sapevate? Perché ad Alghero si parla catalano?

Lo sapevate? Perché ad Alghero si parla catalano?

Ad Alghero, perla sarda della Nurra, si parla catalano. Questo lo sanno tanti. Non tutti però sanno perché la splendida località della costa nord-occidentale è un’enclave dell’antico regno di Aragona. Il retaggio, come accennato, è antico. Andiamo a scoprire quali sono i motivi di questa particolarità linguistica che nel tempo si è trasformata anche in un importante fattore turistico e sociale, tanto che la cittadina catalana viene anche chiamata la “piccola Barcellona”.

La lingua catalana è la lingua ufficiale della Catalogna e nasce in maniera indipendente dallo spagnolo: non è quindi un suo dialetto. Spesso si pensa che lo sia ma in realtà è una vera e propria lingua a parte. Attualmente è conosciuta viene parlata da 9 milioni di persone circa.

La lingua catalana è una lingua romanza occidentale parlata principalmente in Spagna (Catalogna, Isole Baleari, Comunità Valenzana, Murcia e Striscia d’Aragona, Francia (Rossiglione), Andorra e Italia (Alghero; a questi vanno aggiunti circa 350.000 parlanti residenti nelle zone in cui il catalano non è considerato idioma autoctono (per la maggior parte concentrati in Europa e America Latina).

La presenza dominante del catalano ad Alghero risale agli inizi del XIV secolo, con l’espulsione nel 1372 da parte dei conquistatori aragonesi delle popolazioni sarde e genovesi a seguito di una ribellione e la loro sostituzione con genti venute dalla Catalogna e dal Paese Valenzano.

Il catalano è parlato in Sardegna, come lingua autoctona, solo all’interno del comune di Alghero e ha molte similitudini con la lingua sviluppatasi in Catalogna fra la metà del XIV e la fine del XVII secolo. In tale periodo Alghero fece parte prima della Corona d’Aragona, poi subì la dominazione spagnola, cessata la quale il catalano ha continuato a sopravvivere in città senza sostanziali evoluzioni, a differenza di quello usato attualmente in Catalogna, ed è pertanto una varietà linguistica con numerose forme ed espressioni considerabili come antiche. Il catalano è oggi parlato ad Alghero da un numero non ben precisato di persone (20% della popolazione urbana secondo il Comune e ha sofferto e soffre sia della concorrenza dell’italiano, sia, in misura minore, di quella del sardo, lingua mai scomparsa da Alghero. I giovani, in particolare, parlano il catalano/algherese e lo comprendono tuttavia sempre meno, nonostante le iniziative che la Regione Sardegna e il Comune di Alghero stanno conducendo a tutela di tale espressione linguistica.

Le zone in cui viene parlato il catalano in Europa.

La presenza del catalano in Sardegna è dovuta storicamente alla colonizzazione. Alghero sta ancora testimoniando il passaggio catalano sull’isola della Sardegna.

Quando Alghero passò a far parte dei domini catalani-aragonesi (l’unione catalano-aragonese nel 1137, sotto il nome di Corona de Aragón), tutti gli abitanti dell’isola, sardi e genovesi, furono espulsi e al loro posto venne imposta una colonia di catalani.
Oggi, nonostante la lunga presenza aragonese di un secolo e mezzo in Sardegna, Alghero resta l’unica località catalana in cui il catalano, ossia un suo dialetto, si parla da circa 20.000 persone, la metà degli algheresi.
Stando alla Legge 482 del 1999 “Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche”, il catalano viene riconosciuto come lingua di minoranza in Italia occupando con i suoi 20.000 parlanti il quinto posto fra le lingue minoritarie godenti di tutela della legge dello Stato italiano, che nella sua Costituzione ribadisce la sua politica di tutela dei gruppi linguistici in esso viventi per cui “La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche.”
Per conservare i legami con la lingua catalana, gli Algheresi organizzarono movimenti e stabilirono associazioni culturali-letterarie catalanofili.

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