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La designer Mara Damiani veste d’arte, tradizioni e colori i grigi cubi in cemento tra via Roma e il largo Carlo Felice

Mara Damiani, designer e artista cagliaritana, rivoluziona gli arredi urbani cittadini. I cubi in cemento che avrete visto in questi ultimi mesi in centro, da semplici e non esteticamente piacevoli elementi (legati alla logistica e costruzione della metropolitana leggera), si trasformano in supporti di un percorso museale a cielo aperto.

Uno dei cubi, prima dell’intervento dell’artista

“Questi blocchi sono provvisori ma necessari”, racconta la designer. E quando non c’è alternativa per la loro modifica, come in questo caso, ecco che la bellezza e l’arte arrivano a guarire ogni “ferita”. Il bello, la storia, le informazioni, la cultura, le tradizioni: via Roma e il largo Carlo Felice si fanno portatori di un racconto, quello sulla nostra Sardegna.

Foto Stefano Conti

“Circa un mese fa feci un post con dei fotomontaggi, continua, chiedendo agli amici online se l’idea di rivestire i cubi con dei manifesti che riproducessero qualcuna delle mie grafiche legate alla storia e alle tradizioni cittadine potesse piacere. Il giorno dopo, visto anche l’apprezzamento suscitato dal post, sono andata in Comune. Qui la giunta e in seguito l’Arst mi hanno dato l’ok per l’affissione”.

Foto Stefano Conti

I blocchi, in tutto 4, contengono una narrazione che ruota intorno alle 4 facciate: di fronte al palazzo dell’Enel abbiamo 4 abiti della tradizione, sa panettera di Cagliari, sa reina di Oristano, i costumi di Quartu e Desulo.

L’altro blocco, in via Roma, poco prima della Regione ecco 4 gioielli antichi della tradizione isolana, su coccu portafortuna, sa gancera, gioiello legato alle trame d’amore; il rosario che rappresenta fede e devozione (in questo caso nei confronti della città) e s’arrecada cun lantionis, l’orecchino con la barca e il lampione che veniva un tempo regalato dal fidanzato alla futura sposa, quando ancora niente era dichiarato ufficialmente.

Di fronte al largo Carlo Felice, ecco Sant’Efisio che guarda verso la via, un’illustrazione-dono al Santo che rappresenta Cagliari. La facciata verso il Municipio è legata al palazzo comunale stesso e le altre due facciate sono dedicate alla comunità che ogni anno con passione e devozione si dedica alla processione, l’unica capace ogni anno di unire tutta l’Isola.

La grafica dedicata a Sant’Efisio

Nell’ultimo blocco, vicino all’Arst, troviamo Sa Ramadura con l’illustrazione del ciondolo che porta Sant’Efisio, i coloratissimi petali che riempiono di profumo e gioia la via durante la processione e l’elicriso, la tipica pianta della macchia mediterranea sarda, nella facciata che guarda verso Pula.

La grafica dedicata a Sa Ramadura

Anche voi pensate che siano favolosi? Nell’attesa di vederli affiggere tutti, speriamo che l’intervento artistico di Mara Damiani continui in altre zone della città e soprattutto che altri artisti prendano spunto per impreziosire, arricchire e far diventare la nostra Cagliari un racconto di quello che ci rappresenta nel profondo.

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