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La lettera dell’ex giudice al detenuto morto in carcere: “Ti saluto fratello, porta con te una mia carezza”

Non ci sono ruoli o divisioni davanti alla morte, soprattutto quando questa sopraggiunge per cause violente: lo ha dimostrato Mariano Brianda, giudice sassarese ormai in pensione, nel commentare la morte violenta di Graziano Piana, detenuto nel carcere di Bancali deceduto a seguito di una brutale aggressione da parte di un altro detenuto.

Il dottor Brianda, oggi consigliere comunale a Sassari, ma con un passato nella magistratura sassarese, ha incontrato durante la sua carriera tantissime persone detenute nelle carceri sarde. Molte le ha dovute giudicare e condannare, ma l’umanità non è mai venuta meno. Questa lettera, indirizzata a Graziano Piano, ne è la dimostrazione.

Ecco il testo:

“L’ho giudicato tante volte e l’ho anche condannato. Ma anche per lui come per tutti gli imputati, l’ho fatto stando attento a preservargli anche in quei momenti diffici quella sua personale dignità che le Costituzione riconosce e garantisce sempre, in ogni occasione a tutti gli esseri umani a prescindere dalle loro malefatte. L’ho fatto sforzandomi di non apparire superiore per il ruolo da me rivestito, l’ho fatto facendomi capire sempre nelle cose da comunicargli, soffermandomi quando non aveva ben compreso. L’ho fatto mai rifacendomi a pene esemplari convinto che la modernità della pena sta nell’occasione di rieducazione e reinserimento sociale che l’errore può offrire. L’ho fatto tenendo conto dello svantaggio della sua condizione di partenza sicuramente a lui non imputabile. L’ho fatto salutandolo in carcere quando lo incontravo casualmente e chiedendogli sempre come stava. Solo che dovevo farlo perchè quello era il compito della mia professione.

Sapere della sua morte e delle modalità mi rattrista profondamente anche perché vuol dire che abbiamo tutti sbagliato profondamente. Ora che sono in pensione ti posso salutare come sempre avrei voluto fare e non ho mai fatto in ossequio al ruolo di magistrato: ciao fratello! Ciao Scaldabagno! Riposa in pace. Porta con te una mia carezza speciale”.

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