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Lo sapevate? La grotta della Vipera nasconde la più antica storia d’amore di Cagliari

Lo sapevate? La grotta della Vipera nasconde la più antica storia d’amore di Cagliari

La Grotta della Vipera a Cagliari, nasconde la storia d’amore più antica della città: una donna che offre la sua vita per salvare il suo uomo. Accadde poco meno di duemila anni fa: scopriamo insieme che cosa portò questa matrona a compiere un gesto di fede bellissimo.

La Grotta della Vipera è un ipogeo funerario di epoca romana. Situata in viale Sant’Avendrace e impropriamente definita grotta, è un anfratto scavato con funzione di sepolcro tra il I e il II secolo d.c.. Fu cornice della più romantica storia d’amore della Cagliari antica.

Cassio Logino fu esiliato in Sardegna da Roma su decisione di Nerone per motivi incerti e successivamente raggiunto dal figlio Cassio Filippo. Si stanziarono a Cagliari che all’epoca si presentava come luogo decisamente malsano, ricco di paludi, in cui imperversava la malaria. A causa di questo virus, l’esule romano, che era arrivato sull’isola insieme alla compagna, si ammalò gravemente. Alla vista del suo uomo debole e moribondo, Atilia Pomptilla, moglie di Filippo, decise di offrire la sua vita agli dei affinché fosse risparmiato il marito.

La supplica fu accolta. Lei morì serenamente mentre lui trovò la salvezza ma, rammaricato per la dolorosa perdita, fece costruire un tempio sotterraneo per commemorare la sua Atilia e vi fece scolpire due serpenti, presumibilmente vipere, precedute da alcune foglie, simbolo della vita eterna e dell’immortalità dell’amore coniugale.

Oggi questo monumento è uno dei più affascinanti e visitati del capoluogo sardo.

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