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Usanze di Sardegna: ecco perché non si deve mai passare il sale di mano in mano

Immagine di repertorio

In Sardegna ci sono delle usanze e delle tradizioni legate a gesti quotidiani e di origine antichissima che sono ancora oggi radicati tra le persone.

Molti di questi gesti entrano in gioco quando ci si siede a tavola per mangiare o per bere insieme ad amici e parenti.

Se vivete in Sardegna o frequentate spesso l’Isola vi sarete accorti che quasi nessuno si permette di versare il vino o la birra con la mano storta, che ci si guarda bene dal posare il pane in tavola al contrario e che i commensali indirizzano parole poco gentili a chi lascia le posate incrociate sulla tavola.

Abbiamo già largamente spiegato il perché dei primi tre atteggiamenti in questi articoli:

Usanze di Sardegna: ecco perché non bisogna mai versare il vino o la birra con la mano storta

Lo sapevate? “Mai mettere il pane capovolto in tavola”: ecco perchè in Sardegna ( e non solo) si evita di farlo

 

Usanze di Sardegna: ecco perché non si devono mai incrociare le posate a tavola

 

Oggi vediamo insieme, invece, il perché non sia una buona idea passare il sale, a tavola, di mano in mano.

Il sale, si sa, come ingrediente è sempre stato considerato prezioso (da qui deriva infatti il termine “salario”).

In antichità era addirittura chiamato “oro bianco” e passarlo di mano in mano è giudicato un gesto “pericoloso” portatore di sventura perchè gli Antichi Romani lo offrivano in segno di amicizia e ospitalità e lasciarlo cadere significava rompere il patto di lealtà, il sacro vincolo.

Ad avvalorare questa tesi, in passato, un aneddoto che ha a che fare addirittura con Giuda. Infatti, pare che proprio Giuda lo abbia rovesciato poco prima di tradire Gesù. Da qui la forte convinzione, in Sardegna e non solo, che sia meglio poggiare il sale sulla tavola e poi riprenderlo invece di farlo passare di mano in mano tra i commensali, con il rischio che cada.

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