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Lo sapevate? Nel Mondo esiste un’unica cattedrale dedicata a Santa Chiara e si trova proprio in Sardegna

La cattedrale di Santa Chiara

La cattedrale di Santa Chiara

Lo sapevate? Nel Mondo esiste solo una cattedrale dedicata a Santa Chiara e si trova a Iglesias.

La cattedrale di Santa Chiara

Lo sapevate? Nel vasto panorama delle meraviglie architettoniche e spirituali sparse per il mondo intero, esiste una sola, unica cattedrale che porta il nome di Santa Chiara, e si trova proprio a Iglesias, custode silenziosa di una storia affascinante e irripetibile. Non c’è nessun altro luogo al mondo, nessuna altra città, nessun altro angolo di terra che possa vantare una cattedrale dedicata a questa santa, rendendo Iglesias non solo un punto di riferimento per la fede e la devozione, ma anche una rarità assoluta nel patrimonio artistico e religioso globale. Questo rende la città un luogo ancora più speciale, capace di racchiudere in sé un valore che va oltre la bellezza delle sue pietre: è un simbolo di unicità, un tesoro che appartiene non solo a chi lo visita, ma al mondo intero.

 

Dedicata a Santa Chiara, la chiesa fu costruita tra il 1285 e il 1288, per volontà del Conte Ugolino della Gherardesca, signore di Villa di Chiesa (poi diventata Iglesias nel successivo periodo di gestione aragonese e spagnola).

La cattedrale di Santa Chiara

Dal 1400 circa la chiesa parrocchiale di Santa Chiara divenne, di fatto, la residenza dei vescovi sulcitani, del capitolo e del clero che ne fecero loro abituale dimora; nel 1503, con la bolla “Aequum reputamus” di Giulio II, essa venne elevata a Cattedrale, con la traslazione della sede episcopale da Tratalias ad Iglesias.

La presenza del vescovo in città, tuttavia, non durò a lungo perché, nel 1513 l’Arcivescovo di Cagliari divenne anche vescovo di Iglesias e tale rimase fino al 1763, anno in cui la Diocesi riottenne il vescovo residenziale.

Dal punto di vista architettonico diversi sono gli stili e le influenze artistiche che hanno contribuito alla sua realizzazione, così come numerosi sono stati i rimaneggiamenti subiti dall’edificio prima di arrivare allo stato attuale. La facciata risulta divisa in due ordini da una cornice sagomata, è romanica nella parte inferiore con portale architravato sormontato da una lunetta con motivo classicheggiante.

La parte superiore lascia invece posto al gotico: due archi a sesto acuto inquadrano un rosone e, tredici archetti trilobati che seguono le pendenze del tetto a capanna. Sul lato destro dell’edificio si erge la torre campanaria. La pianta quadrangolare e il coronamento a terrazza rinviano a modelli catalani e fanno pensare ad una edificazione, o ad un completamento nel secolo XIV.

Anche all’interno sono numerosi i richiami al periodo catalano e spagnolo in genere.

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