Site icon cagliari.vistanet.it

“50 anni di Bella Ciao”: tanti applausi ieri al Teatro Massimo

Che serata emozionante, ieri al Massimo con lo spettacolo “50 anni di Bella Ciao”, coordinato da Franco Fabbri.
Si è cominciato e si è finito con Bella Ciao, la canzone che pensavamo avessero cantato i partigiani e, invece, era delle mondine, con parole diverse, ovvio, ma poi diventata l’inno del 25 aprile.

 Guarda la gallery
 50 anni di Bella Ciao 13  

Pienone e applausi scroscianti nello storico teatro cagliaritano. E che voci, dal gruppo femminile! La nostra Elena Ledda, Lucilla Galeazzi, Gabriella Aiello…”Le abbiamo dovute chiedere in prestito all’Unesco”, come ha voluto dire, sorridendo, Riccardo Tesi, fisarmonica e anima del gruppo.
Insieme a Tesi e alle tre componenti femminili, erano sul palco Nando Citarella, polistrumentista (voce/tamburello, chitarra battente), Maurizio Geri (voce e chitarra), Maurizio Del Testa (percussioni e voce), Claudio Carboni (sax).

Unendo i canti del Nord e del Sud, lo spettacolo ha riproposto parole “…di cui sentiamo tanto il bisogno”, come ha ricordato Elena Ledda: parole come resistenza, difesa delle libertà e dei diritti.
Ma i canti parlano anche di guerra, d’amore, di festa.
Il tutto con i ritmi della tammurriata, della pizzica, de su ballu tundu.
Naturale il riferimento, la rivisitazione, quasi, con un allargamento ai canti del Sud, a distanza di mezzo secolo, al leggendario concerto/spettacolo/evento del festival dei 2 mondi di Spoleto, del 1964.

Lucilla Galeazzi ha interrotto il suo canto di “Gorizia, tu sei maledetta” per parlare dello “SCANDALO”, durante una di quelle serate del ’64: Sandra Mantovani, colpita da un improvviso calo di voce, venne sostituita da Michele Straniero, un altro componente del gruppo nel Nuovo Canzoniere Italiano, e Straniero, nel cantare Gorizia, eseguì una strofa non prevista, non in scaletta, quella di “…traditori signori ufficiali, che la guerra l’avete voluta, scannatori di carne venduta e rovina della gioventù”.
Fu il delirio in sala, un ufficiale intervenne sdegnato, metà del pubblico andò via, Straniero e gli organizzatori (Leydi, Crivelli e Bosio) furono denunciati per vilipendio delle forze armate.

Ma, bisogna dirlo, il clamore giornalistico fu un ottimo lancio pubblicitario per lo spettacolo, favorendo le repliche e la vendita dei Dischi del Sole prodotti dal Nuovo Canzoniere Italiano.
Tra i momenti più significativi dello spettacolo di ieri, commovente, quasi, il “Procurade ‘e moderare” cantato da Elena Ledda, subito vivacizzato da un Duru duru sfrenato.
O, ancora, le canzoni in napoletano, con un tamburello scatenato di Nando Citarella.
Alla fine dello spettacolo, inevitabile la richiesta di Bis del pubblico…, accontentato con altri 2 brani e poi, con il teatro in piedi, che ha cantato insieme agli artisti, naturalmente, di nuovo, la bellissima BELLA CIAOOOO. (Maria Concetta Dentoni)

Exit mobile version