È un appello accorato quello che arriva dalla consigliera comunale del Pd Camilla Soru su una brutta vicenda di aggressioni sessuali che va avanti da anni nel quartiere cagliaritano di Mulini Becciu.
Dal 2016 sono decine le donne che hanno denunciato violenze e tentativi di violenza nella zona. L’autore sembra essere sempre lo stesso, eppure non c’è stata soluzione.
A denunciare pubblicamente i fatti è una ragazza che abita nel quartiere, Chiara che ha scritto anche una lettera al sindaco dopo aver riunito tutte le donne vittime di queste violenze. La consigliera Soru ha pubblicato un appello per dare voce a questa triste vicenda.
La pubblichiamo integralmente:
«Oggi scrivo per chiedervi aiuto. Vi chiedo di aiutarmi a dare voce a Chiara che è poi dare voce a tutte noi, alle nostre sorelle, alle nostre figlie e alle nostre amiche. Chiara è una ragazza di Mulinu Becciu che ama il suo quartiere e tutte le donne che lo abitano. Dal 2016 raccoglie le testimonianze, tutte tristemente simili, di vittime di aggressioni sessuali avvenute nel perimetro disegnato da poche vie. Con coraggio ha riunito tutte le vittime e le ha portate in caserma a denunciare gli agguati subiti. La descrizione dell’aggressore è sempre la stessa. Guanti neri e passamontagna. Occhiali da sole per proteggersi dallo spray urticante. Altezza, età, voce e aspetto. Tutto sempre uguale.
Chiara a luglio 2021 decide di affrontare la situazione ancora più di petto e scrive una lettera al sindaco di Cagliari. Gli racconta cosa succede nel suo quartiere, lo stato di paura in cui vivono lei e le sue amiche. Gli chiede di intervenire e di poterlo incontrare. Il sindaco non risponderà mai.
Qualche giorno fa Natalia, giovane studentessa, viene aggredita sessualmente mentre va in mensa a mangiare. Chiara e Natalia si parlano e scoprono che la descrizione dell’aggressore è ancora uguale. Il sospetto è che si tratti sempre dello stesso uomo.
Qualche giorno fa il sindaco ci ha fatto sapere attraverso il suo ufficio stampa di aver chiesto un incontro al Prefetto per parlare dei “casi di violenza ai danni di giovani donne IN CENTRO CITTÀ” e per annunciarci che la vigilanza di Piazza del Carmine verrà potenziata. Ne siamo certamente felici. Ma.
Ma cosa capiamo da questo annuncio? Capiamo che il centro storico, la cartolina della città, merita l’intervento tempestivo. La periferia invece può essere dimenticata. Le donne che ci abitano possono continuare a vivere nel terrore.
Chiediamo un intervento tempestivo immediato che porti all’arresto di chi da anni sta terrorizzando le donne del quartiere. Chiediamo maggiore sicurezza e migliore illuminazione. Chiediamo supporto psicologico per le vittime delle aggressioni e formazione per le forze dell’ordine che devono raccogliere le loro denunce. Chiediamo soprattutto che Mulinu Becciu venga ascoltato, che Chiara venga finalmente ascoltata».