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Antichi mestieri, alla Marina il fabbro Giovanni Polla: da “su maistu” ferro battuto al suono di chitarra

Alla scoperta degli antichi mestieri nel cuore di Cagliari. Nel terzo millennio ciò che sembrava perduto lo si ritrova in uno dei quartieri simbolo del capoluogo sardo. Così, ecco alla Marina il fabbro Giovanni Polla, una vita di lavoro con il ferro e tanta passione per la chitarra. Nella via Dettori, infatti, “su maistu ferreri” batte e taglia il metallo a suon di musica, fra una pausa e l’altra.

Un artigiano come quelli di un tempo, quando ci si metteva sotto maestro da ragazzini e imparare un mestiere diventava allora professione di vita. Giovanni, 65enne di Aritzo, ha appreso così l’arte del fabbro, ereditandola dal nonno e coltivandola sin da ragazzino. “In seguito sono partito nel Milanese, negli anni 70-80, e ho lavorato per otto anni presso l’officina di un sardo di Iglesias. Poi mi sono sposato e sono tornato nell’Isola”.

Da trent’anni la bottega di Polla resiste fieramente al tempo e alla modernità, nel rione Marina, ma prima ancora nella via San Giacomo. E gli attrezzi, esposti alla parete, sono tantissimi, come i martelli e la forgia, per scaldare il ferro, tutti carichi di storia ed esperienza. “Si fanno piccoli e pure grandi lavori, quando si può. Le imprese? L’opera di un artigiano è tutta un’altra cosa”.

Lavoro, sì. Ma fra una pausa e l’altra c’è spazio anche per una “schitarrata” utile a rilassarsi, regalando serenità a se stesso e magari a qualche passante alla Marina. “Ho imparato da ragazzino, suonando alle feste, con gli amici e nei club. Il repertorio? Tante canzoni di ogni epoca”.

Lavoro, passione e musica per il fabbro Giovanni Polla. Ma anche tanta e profonda fede alla Madonna e a Sant’Ignazio da Laconi, coltivata anche grazie all’associazione “Paradiso Paradiso”. Tra i ferri del mestiere, infatti, c’è anche lo stendardo nella bottega del fabbro e all’ingresso è esposto il quadro della Vergine che scende dal cielo per accompagnare Sant’Ignazio in paradiso. “Nel 2016 è stato benedetto dall’arcivescovo cagliaritano Monsignor Arrigo Miglio, insieme al parroco di Sant’Eulalia don Marco Lai”.

Racconta il suo mestiere e la sua arte, Giovanni. Ma nella sua bottega, in preparazione c’è anche il carro, costruito dalle sue mani esperte e grazie al contributo di tanti. “Il mio obiettivo? Farlo uscire per le processioni, a disposizione dei fedeli nelle varie chiese. La prima vorrei che sia la Madonna della Medaglia Miracolosa: è una promessa che le ho fatto”.

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