Site icon cagliari.vistanet.it

Da terre lontane alla Sardegna per un futuro: coraggio nel cuore e competenze in mano

Vengono da terre lontane e arrivano in Sardegna alla ricerca di un futuro migliore. O forse di un futuro e basta, che altrimenti non avrebbero nel loro Paese, spesso dilaniato da fame e guerre. A una settimana dal Natale l’arcivescovo di Cagliari monsignor Giuseppe Baturi ha incontrato, nella sua sede all’Episcopio, la comunità degli immigrati presente nel territorio diocesano. Un abbraccio fraterno fra popoli di ogni dove, nel puro spirito natalizio.

Sino a poco tempo fa si era abituati alla conoscenza e alla convivenza con immigrati “classici”, provenienti in larga parte dal continente asiatico e africano. Oggi, invece, la Sardegna sembra essersi aperta a tutto il globo e l’Isola è diventata così la casa anche di chi arriva dall’altra parte della Terra.

Un mondo che ci viene in casa, dunque, con il capoluogo cagliaritano ad accogliere uomini e donne, spesso giovanissimi, provenienti da Paesi che sino a poco tempo fa sembravano essere sconosciuti.
Dalla Siria all’Afghanistan, dal Gambia all’Isola di Capo Verde, per citarne alcuni. Un quadro geografico variegato quello dei nuovi cagliaritani, emerso dal suggestivo incontro organizzato da Caritas e Ufficio Migrantes, con gli immigrati che hanno scelto la Sardegna come mondo del loro futuro.

Tantissimi sono arrivati qui, nel cuore del Mediterraneo, spinti dalla fame o dalle privazioni della guerra, ma anche dai cambiamenti climatici che hanno messo in condizioni di estrema difficoltà la terra d’origine. Tanti si sono armati di coraggio e hanno scelto l’Europa e la Sardegna come luoghi dove trovare un mondo di pace. Nel cuore tanto coraggio, lasciando la propria casa, in mano, spesso tante competenze.

C’è chi infatti aveva un lavoro, un’attività; o chi esercitava da maestro di scuola o lavorava nel campo sociale. Ora qui è dovuto ripartire da zero, trovando però una terra sarda sempre pronta all’accoglienza e a dare speranze a chi non ha dimenticato i propri sogni.

Exit mobile version