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Lo sapevate? A Cagliari, sotto il palazzo dell’INPS, c’è una “lavanderia” del I sec. a. C.

Risale alla fine del I sec. a.C., ed è stata scoperta casualmente nel 1956 durante i lavori di costruzione un edificio adiacente a quello dell’ I.N.P.S. Si tratta di una fullonica, o meglio, dei suoi resti. Furono ritrovati un bancale in muratura, due vasche, l’anello che circondava i bordi di un pozzo, e il pavimento in parte in cocciopesto, e in parte in mosaico, e pezzetti di marmo colorato.

Il mosaico oltre che raffigurare delfini, ancore e alligatori in tessere nere su fondo bianco, reca un’iscrizione: “M. Ploti Silisonis F. Rufus” (Rufo, figlio di Marco Plotio Silisone), probabilmente il proprietario della fullonica. Le vasche si riempivano con miscele di pigmenti e venivano utilizzate per la tintura dei tessuti.

Durante gli scavi sembra siano state ritrovate anche due grandi anfore delle quali però non c’è traccia e sembra che accanto alle due vasche principali ne siano state ritrovate delle altre più piccole, ma probabilmente furono ricoperte per proseguire i lavori. Oltre ai resti della fullonica, dagli scavi riemerse la struttura muraria di forma quadrangolare, di una costruzione di epoca successiva, tardo romana, probabilmente una struttura difensiva costruita con blocchi di pietra reimpiegati da altre costruzioni. In un blocco si trova un fregio dorico e in un altro l’iscrizione: C. Apsena. C. F. Heic Heic Est Pollio. La struttura è visitabile in particolari occasioni come le giornate di “Monumenti Aperti” l’accesso al complesso si trova in via XX settembre.

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