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“Cattivo, perché non ti risvegli?”: al cimitero di Bonaria la commovente statua del piccolo Efisino Devoto

Da sempre è il simbolo, o perlomeno uno dei tanti, del cimitero monumentale di Bonaria. Nelle passeggiate per il camposanto, riservate alla giornata di Ognissanti, i cagliaritani non possono dimenticare la visita alla struggente statua del piccolo Efisino, opera dello scultore Giuseppe Sartorio.

Nella cappella della famiglia Devoto, schierata lungo il muro di cinta occidentale del cimitero di Bonaria, la statua di Efisino è il simbolo della morte che negli anni passati mieteva vittime tra gli innocenti bimbi. La statua è stata realizzata dal Sartorio nel 1887, anno della morte del piccolo che, come recita l’epitaffio, visse solo 33 mesi.

Efisino, figlio di Gerolamo e Agostina Nespola, viene rappresentato dormiente seduto su una seggiola. Vestito a festa, capo reclinato sul petto, gambine incrociate e in mano un cavallino di legno: la sua immagine è nella mente di tutti i cagliaritani. Ma ancor di più la frase incisa sul basamento, “Cattivo, perché non ti risvegli?”, simbolo del dolore di mamma a una perdita che non si riesce ad accettare e che dunque, quasi come reazione, si associa semplicemente al sonno.

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