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I posti più belli della Sardegna: Tortolì, scrigno di bellezze e porta d’Ogliastra

Dal mare alla montagna: ecco la porta d’ingresso d’Ogliastra. Tortolì è uno scrigno di bellezze, sapori e luoghi unici: un territorio sorprendente che alterna spiagge bellissime a lagune, boschi e colline ricoperti di macchia mediterranea e vigneti Cannonau. Una striscia di porfido rosso separa l’interno dalla costa e rende unico questo territorio, in parte ancora incontaminato. Ogliastra, una delle “zone blu” del Mondo, una delle rare terre dove si vive di più, sinonimo di esistenza serena, cibo semplice e buono e ottimi vini.

 

Le Rocce Rosse sono lo spettacolare monumento naturale della frazione di Arbatax. Posto in mezzo alle acque azzurre del mare, regala un fantastico contrasto cromatico: è scenario del festival musicale Rocce Rosse Blues. Il mare di Tortolì è uno dei più belli della Sardegna. Si tratta del litorale isolano che vanta il maggior numero di “bandiere blu”, simbolo di acque pulite e organizzazione all’avanguardia e servizi efficienti per i bagnanti. Per gli appassionati di diving, i fondali della zona regalano scenari unici con secche popolate da barracuda e gattucci e profondità che offrono i resti di antichi relitti. Per le spiagge non c’è che l’imbarazzo della scelta e molte sono a due passi dal centro abitato: sotto il promontorio di Bellavista c’è Cala Moresca, con scogli granitici e sabbia dorata, Porto Frailis, il Lido di Orrì, Basaura, Cala Ginepro, San Gemiliano, tra sabbia, ginepri e insenature incantevoli. Poco più a sud, Cea, quattro chilometri di sabbia bianca e soffice impreziositi da due faraglioni di porfido rosso alti ben venti metri che spuntano dal mare a 300 metri dalla riva, al confine tra il territorio comunale di Tortolì e quello di Barisardo.

Da visitare il sito nuragico di S’Ortali ‘e su Monti: in sette ettari di terreno sono stati trovati un nuraghe complesso, una tomba dei Giganti, due menhir, capanne, una domu de Janas, e i resti di un altro nuraghe. Il retaggio spagnolo è testimoniato dalla torre costiera di avvistamento di San Miguel, baluardo settecentesco che per secoli ha difeso la costa dalle invasioni dei pirati saraceni. Tra i monumenti cittadini, l’ex cattedrale di Sant’Andrea, realizzata in stile classicheggiante alla fine del XVIII secolo su una chiesa più antica, di cui restano due cappelle (in una fu trovato il simulacro di Santa Elisabetta d’Ungheria). All’interno un bell’altare realizzato con marmi policromi. Merita sicuramente una giornata l’esplorazione del magnifico paesaggio e dei borghi circostanti a bordo del Trenino Verde sulla tratta Arbatax-Gairo. Tre ore e mezza di tragitto sulla vecchia ferrovia inaugurata alla fine dell’Ottocento.

 

Come arrivare

Da Cagliari sono circa 140 km, un’ora e trequarti circa sulla nuova Orientale Sarda 125.

 

Dove dormire

“Al Vicoletto Genuine B&B”, via Gialeto, 23, telefono 3355222036. Sorge nel centro storico di Tortolí, in un edificio antico dove la magia della storia si fonde con elementi moderni. Prima colazione ottima, tv, parcheggio, wi-fi, pulizia e tanta semplicità.

Dove mangiare

Da Lenin, via Matteotti 24 angolo via San Gemiliano, Arbatax, telefono 3485445555. Tradizione e semplicità, ingredienti ideali per un classico intramontabile in un ambiente intimo e accogliente.

Cosa comprare

Dolci, formaggi, ottimi vini e formaggi, rinomati i culurzones e in genere la pasta fatta in casa. E poi l’artigianato: tappeti, arazzi, cestini, costumi, le famose coperte di lana ricamate, le bisacce della vicina Talana e le caratteristiche “bertule”.

 

 

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