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Lo sapevate? Ecco perché “Buoncammino” si chiama così

buoncammino

Meta imbattibile di passeggiate tonificanti e incontri fra amici, magari davanti a qualche bicchiere. Chi è oggi adulto ricorda l’immensa folla di persone che nelle serate estive si riuniva nelle sue scure panchine, mentre i bimbi giocavano a pallone o in bicicletta. Passano anni e secoli, ma a Cagliari viale Buoncammino è il luogo di incontro e aggregazione per eccellenza, all’ombra dei suoi maestosi alberi e al fresco della sua altura sulla città.

Ci si chiede ancora oggi quale sia l’origine di questo nome, ai più magari un tantino curioso. Un’allusione forse alle corse o alle passeggiate per le quali il luogo sembra essere adibito?

Come riportato da Francesco Alziator in “L’Elefante sulla Torre, la ragione del nome è da ricercarsi alla Vergine del Buon Cammino, che secoli fa godeva di particolare venerazione nella vicina chiesa di San Lorenzo, nata nel 1257, dedicata a San Pancrazio prima e in seguito al martire arso sulla graticola.

Questa chiesa, inoltre, sino all’Ottocento, sorgeva al di là della Porta Reale, che più o meno all’altezza dell’attuale caserma della polizia stradale tagliava in due la strada, oltre la Porta Cristina. La Vergine del Buon Cammino è una madonna catalana, simile a quella della Buona Sorte o del Buon Incontro, invocata dai navigatori della Buona Aria. A Barcellona, questa madonna proteggeva corrieri e viandanti, che erano soliti recarsi nella sua cappella per chiedere la benedizione prima di mettersi in viaggio.

Di conseguenza, anche a Cagliari, considerando come anticamente l’attuale zona del viale fosse crocevia di partenze verso le strade dell’Isola, la madonna trovò grande venerazione in questa area, che in seguito prese il nome di viale Buoncammino.

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