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(VIDEO) Cagliari, ambulante con il Pos: “Niente monete? No problem, puoi pagare con il bancomat”

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Si aggira tra tavolini e folla, nella notte del sabato cagliaritano in centro. Il corso Vittorio Emanuele è una bolgia, ma lui è abile a destreggiarsi. D’altronde, gli affari sono affari e il cliente bisogna andare a cercarselo, anche a cena. Braccialetti, portachiavi, collane e accessori vari: la sera in città si può provare a vendere qualcosa.

Viene dal Bangladesh e si fa chiamare Roby. È uno dei tanti commercianti ambulanti della città, con voglia di lavorare e una famiglia da mandare avanti. Sorriso sulle labbra, coperte dalla mascherina, prova a vendere a pochi euro la sua merce. “Spiacente, non ho monete”. Ma per Roby non c’è nessun problema: lui infatti ha il pos e i contanti non servono.

Un’idea originale sviluppata già da tre mesi, come racconta il 40enne bengalese, nata dalla voglia di mettersi completamente in regola con il suo lavoro. Già, perché Roby, oltre ad avere regolare permesso di soggiorno, dal 2016 ha pure la partita iva. Come tutti gli imprenditori italiani.

Mani cariche di mille mercanzie, Roby è il primo ambulante straniero, tra i tantissimi che Cagliari conosce, a disporre dell’apparecchio per i pagamenti virtuali. Qualcuno ai tavoli si incuriosisce e gli fa domande. “Così do un servizio in più alla gente e io posso anche avere poco cambio”, spiega.

E le vendite? Quelle a seconda delle giornate, si sa. Roby è qui in Italia da oltre 10 anni e la Sardegna la conosce bene. E si vede, quando sfoggia anche qualche bella parola di sardo e di slang giovanile: “bellixèdhu”, “al burro”, “mulenti” e “cuadhu”, le ricorda tutte e diverte la gente. Poi, gambe in spalla: la serata di lavoro è ancora lunga.

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