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Liceo Alberti occupato in via Ravenna, le parole dall’Istituto: “A breve ci sarà una terza sede”

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Stamattina è scattata l’occupazione della sede di via Ravenna del liceo scientifico cagliaritano leon Battista Alberti. Per la precisione, fanno sapere dalla scuola, a essere soggetta è solamente la parte esterna della struttura, come il cortile, e all’interno le lezioni si svolgono regolarmente.

“Condizioni igienico sanitarie pietose”, scrivono nel comunicato i rappresentanti degli studenti del liceo cagliaritano, riferendosi nello specifico alla sede principale di viale Colombo. Il cortile è invaso da ratti e il plesso è privo di palestra. Ogni anno spendiamo un elevatissimo numero risorse per l’affitto dei campi dell’aquila che sono inadatti e dissestati. L’intera sede sta sprofondando e nessuno si muove per far si che le cose cambino”, si legge.

Così ecco l’occupazione, stamane, della sede di via Ravenna, per la quale gli studenti hanno lamentato delle carenze: “La palestra interna distrutta a causa dell’incuria nel periodo Covid. La scuola sta sopprimendo o soppiantando tutte le aule speciali. 2 anni fa abbiamo buttato via 2000 euro di banchi di disegno tecnico per fare degli spazi adibiti a tale funzione due aule”.

Ma non solo, perché gli studenti lamentano anche una “carenza di spazi” che li costringerebbe a un numero di lezioni ridotte e pomeridiane, su turni. “Da ormai due settimane siamo costretti a svolgere 3 sole lezioni al giorno dalla durata di 50 minuti poiché non c’è modo di far frequentare tutte le classi in presenza come nelle altre scuole senza sopprimere le ultime aule speciali. La scuola ha previsto di estendere questo tabulato orario per un’altra settimana. Facendo un calcolo ci rendiamo conto che abbiamo perso in totale di 30 ore di lezione (l’equivalente di una intera settimana di scuola”.

Disagi e mancanze, per la verità, non imputabili comunque direttamente e completamente all’istituto. L’ “invasione” di ratti citata, ad esempio, verrebbe dalla zona di Su Siccu, dove notoriamente i topi pullulano, e nella scuola inoltre sono presenti le trappole.

Come spiegato poi dal referente Antonio Marras, docente di Storia dell’Arte, la scuola avrebbe dovuto avere già all’inizio dell’anno una terza sede in cui distribuire gli studenti, in seguito non consegnata. Un ritardo, dunque, che ha innescato una situazione di pochezza di spazi. Ma dalla scuola tranquillizzano: “Oggi consiglio di istituto straordinario. A breve ci sarà una terza sede, nella via Koch”.

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