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Cagliari, i sacchi di nylon saranno rimossi solo dopo l’estate? Grig: “Quanta plastica sarà ancora dispersa?”

Cagliari, Poetto, sacchi sulla battigia (15 marzo 2021) - Copia

La Direzione generale Enti locali e Finanze – Servizio Demanio e Patrimonio della Regione autonoma della Sardegna ha comunicato la recentissima indizione della conferenza di servizi asincrona per l’approvazione del progetto “Poetto di Cagliari – Affioramento di sacchetti di materiale plastico sulla spiaggia antistante lo stabilimento balneare ‘Il Lido’. Progetto sulle modalità di intervento per le opere di rimozione – Relazione tecnica’ predisposto da Il Lido s.r.l., società concessionaria dell’omonimo stabilimento balneare, da parte delle amministrazioni pubbliche competenti”.

Lo rende noto il Gruppo di Intervento Giuridico presieduto da Stefano Deliperi.

Entro il 2 agosto potranno esser richiesti integrazioni o chiarimenti, entro l’1 settembre dovranno esser inviati pareri e autorizzazioni, finalmente il 13 settembre 2021 vi sarà la conclusione della conferenza di servizi e l’emanazione del provvedimento autorizzativo, perché “la determinazione motivata di conclusione della conferenza, adottata dall’amministrazione procedente all’esito della stessa, sostituisce a ogni effetto tutti gli atti di assenso, comunque denominati, di competenza delle amministrazioni e dei gestori di beni o servizi pubblici interessati”.

In seguito, finalmente, potrà esser avviato il progetto di rimozione dei sacchi di nylon e di ripristino ambientale. Andando bene, nella seconda metà di settembre, all’inizio dell’autunno 2021.

Nel mentre, la Società concessionaria è autorizzata “a porre in atto tutte le azioni volte alla messa in sicurezza del sito per l’ incolumità pubblica, sia a terra che sullo specchio acqueo” nonché “per contenere il rischio di inquinamento … è autorizzata parimenti a rimuovere il materiale plastico proveniente dai sacchi posti in opera nel 1996, in via d’urgenza e limitandosi a rimuovere il ‘materiale libero’, sia a terra che sullo specchio acqueo, senza movimentazione di sabbia”.

«Non molto, ma meno di niente – osserva Stefano Deliperi -. I sacchi di nylon, ormai degradati e abbandonati, sono “rifiuti” e conseguentemente vanno rimossi con le prescritte cautele e modalità, inoltre ormai – in piena stagione balneare – costituiscono un evidente pericolo per chi entra in mare per un bagno tonificante. Attualmente non sono altro che rifiuti, l’ennesimo oltraggio a una splendida spiaggia chilometrica fin troppo massacrata da pessima gestione nel corso degli ultimi decenni, prima risalenti prelievi di sabbia e più recenti ripascimenti disastrosi, maleducazione, cafonate. Un vero e proprio gioiello ambientale maltrattato».

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha inviato nelle ultime settimane ben tre istanze di accesso civico, informazioni ambientali e adozione dei necessari provvedimenti di bonifica ambientale (16 marzo 2021, 30 aprile 2021, 26 giugno 2021), coinvolgendo la Guardia costiera, il Comune di Cagliari, la Soprintendenza per archeologia, belle arti e paesaggio cagliaritana, i Carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale, il Corpo forestale e di vigilanza ambientale.

È stata anche nuovamente informata la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari per gli eventuali aspetti penalmente rilevanti in materia di abbandono di rifiuti e violazione del vincolo paesaggistico. Finora nessuno è intervenuto concretamente e risolutivamente per la bonifica ambientale.

«Ora sappiamo che la telenovela dell’estate cagliaritana forse terminerà in autunno. Quanta altra plastica sarà però sparsa fra sabbia e onde?» chiede sempre Deliperi.

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