Cagliari e provincia, reddito di cittadinanza: in 69 lo percepivano senza averne diritto
Continuano i controlli della Guardia di Finanza in collaborazione con l'Inps, in due casi l'aiuto economico era percepito da persone prive della cittadinanza italiana
Il reddito di cittadinanza è riservato a quella fascia di popolazione che versa in condizioni reddituali disagiate o che ha da poco
perso il lavoro e rappresenta uno strumento di politica attiva del lavoro, di contrasto alla povertà, alla diseguaglianza ed all’esclusione sociale. Ma per poterla percepire devono ricorrere numerosi requisiti autocertificati dal richiedente e volte a dimostrare non solo la
propria condizione di difficoltà, ma anche quella dei componenti il nucleo familiare.
Le fiamme gialle attuano regolari controlli per verificare che i beneficiari di questa misura economica abbiano davvero tutti i requisiti per percepirla. Il controllo avviene confrontando le autodichiarazioni prodotte dai richiedenti con le informazioni emergenti dall’analisi degli stati di famiglia, in cui trova indicazione la reale composizione del nucleo familiare.
Gli esiti dei controlli hanno consentito la rilevazione di 69 posizioni irregolari dislocate su tutto il territorio della provincia (Cagliari, Quartu S. Elena, Siliqua, Samassi, Capoterra, Carbonia, Gonnesa, Villamar, Iglesias, Muravera ed Ussaramanna), con conseguente
indebita percezione del reddito di cittadinanza, poiché i soggetti in argomento sono risultati essere privi dei requisiti necessari previsti dalla normativa vigente.
In due circostanze, la causa della illegittima fruizione del beneficio è stata rappresentata dalla mancanza del requisito della cittadinanza: la norma infatti prevede che il richiedente il particolare sussidio debba essere residente in Italia da almeno 10 anni e che lo sia continuativamente negli ultimi due anni.
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