Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale sono stati rilevati 134 nuovi casi. In totale sono stati eseguiti 893.924 tamponi, per un incremento complessivo di 4.166 test rispetto al dato precedente. Il rapporto casi positivi-tamponi eseguiti segna per l’Isola un tasso di positività del 3%.

Si registrano due nuovi decessi (1.203 in tutto). Sono invece 176 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (+6), mentre sono 25 (-3) i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 12.666. I guariti sono complessivamente 28.724 (+78), mentre le persone dichiarate guarite clinicamente nell’Isola sono attualmente 185.

Sul territorio, dei 42.979 casi positivi complessivamente accertati, 10.571 (+33) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 6.822 (+15) nel Sud Sardegna, 3.540 (+4) a Oristano, 8.473 (+37) a Nuoro, 13.573 (+45) a Sassari.

C’è grande attesa sulla decisione del Ministero della Salute in merito a un eventuale cambio di colore della Sardegna a partire da lunedì.

Diversi indicatori dell’Isola, dal numero di casi inferiore ai 50 ogni 100mila abitanti alle percentuali di posti letto occupati lontane dalla soglia critica, sorridono alla Sardegna e la vedrebbero riconfermata in zona bianca.

Altri invece, a partire dall’indice Rt, che si attesta a 1,08 (classificando la regione come zona non più a basso rischio ma a rischio moderato) potrebbero farla precipitare direttamente in zona arancione, visto che la zona gialla è sospesa fino al 6 gennaio.

La decisione finale spetta al ministro della Salute Roberto Speranza che in serata comunicherà le norme in vigore nell’Isola a partire dalla prossima settimana.