Sardegna in Zona Arancione: l’Isola e le nuove strette in vigore da oggi
Nuove strette: bar e ristoranti chiusi con solo l'asporto consentito o il delivery a domicilio e divieto di spostamento tra Comuni, eccezione fatta per quelli con meno di 5mila abitanti e comunque nel raggio di 30 chilometri e non verso i capoluoghi di provincia.
La Sardegna entra ufficialmente in zona arancione. L’Isola è inserita con classificazione del rischio alta e da oggi è passata dalla zona gialla a quella arancione. In Sardegna l’indice Rt è a 0,95 (la settimana scorsa era 0,99) ma ad allarmare sono i dati relativi all’occupazione delle terapie intensive, che in 12 regioni, Isola compresa, è ancora sopra a quota 30%.
Nuove strette: bar e ristoranti chiusi con solo l’asporto consentito o il delivery a domicilio e divieto di spostamento tra Comuni, eccezione fatta per quelli con meno di 5mila abitanti e comunque nel raggio di 30 chilometri e non verso i capoluoghi di provincia.
Nessuna regione ha ancora i requisiti per accedere alla zona bianca. Una fascia più “permissiva” dove saranno aperte palestre, piscine, bar e ristoranti anche se bisognerà continuare a rispettare il distanziamento e usare la mascherina. Tra le regioni meglio piazzate in questo senso c’è la Toscana.
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Confcommercio furiosa: rendere la Sardegna arancione è «Una pura idiozia»
Ci va giù pesante Alberto Bertolotti, presidente di Confcommercio Sud Sardegna: «Imprese alla canna del gas»
«I dati regionali sulla diffusione della epidemia migliorano – puntualizza Bertolotti – venerdì scorso si registravano 560 ricoveri, di cui 50 in terapia intensiva, ieri 501 ricoveri, di cui 52 ma con 30 nuovi posti in più in terapia intensiva, dovremmo oramai presto vedere la luce in fondo al tunnel. Ed invece passiamo, di nuovo senza alcun preavviso né alcuna possibilità di programmare alcuna reazione operativa, da zona gialla a zona arancione! Sarebbe un teatrino se non stesse innescando una tragedia senza precedenti».
Il presidente di Confcommercio Sud Sardegna Alberto Bertolotti bolla la decisione di indicare l’Isola come zona arancione, “Una pura idiozia”: «Imprese alla canna del gas, popolo alla fame, comitati di esperti totalmente scollegati dalla realtà – denuncia Bertolotti – politica nazionale allo sbando».
«Una situazione non più sostenibile e senza senso che ci sta portando dritti da quella che, iniziata come crisi sanitaria e trasformatasi nella peggiore crisi economica dalla seconda guerra mondiale, sta sfociando in un dramma sociale senza precedenti che produrrà conseguenze disastrose di lungo periodo. Governatore, Giunta e Consiglio Regionale tutto – conclude il Presidente di Confcommercio Sud Sardegna- insorgano contro questo ennesimo ed inaccettabile schiaffo ad una Sardegna che sta morendo di fame e non di Covid!»
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