È stata completata oggi, con la consegna degli ultimi due Swing, la prima tranche di fornitura nuovi treni prevista dal Contratto di Servizio 2017-2025 sottoscritto da Trenitalia (Gruppo FS Italiane) con la Regione Sardegna.

Salgono a dieci i convogli di nuova generazione in circolazione sui binari sardi che consentono di abbassare sensibilmente l’età media dei veicoli utilizzati sulla rete ferroviaria dell’isola.

Ulteriori novità in vista grazie alla firma di un atto integrativo – stipulato il 30 dicembre 2020 – che consentirà di proseguire il processo di modernizzazione della flotta Trenitalia con l’arrivo, dal prossimo anno, di 12 moderni treni “bimodali”, più capienti, ecologici e confortevoli.

Treni che, per le loro caratteristiche tecniche e costruttive, (alimentazione dei motori sia diesel sia elettrica, più posti e comfort a bordo) permetteranno una significativa riduzione delle emissioni di sostanze inquinanti, con benefici in termini di rispetto ambientale e qualità del servizio.

Nella giornata di ieri, a seguito di un intervento per una lite in famiglia, i carabinieri della Stazione di Monserrato e della Sezione Radiomobile della Compagnia CC di Quartu Sant’Elena, hanno arrestato in flagranza di reato C.A.,
46enne di Monserrato, già noto alle forze dell’ordine, ritenuto responsabile del reato di minacce e maltrattamenti contro familiari.

Allertati da una chiamata al 112, i militari sono intervenuti nel pomeriggio dell’Epifania, nella centrale via Foscolo di Monserrato dove hanno soccorso un’anziana madre, vittima di continue minacce e maltrattamenti psicologici da
parte del figlio convivente, costantemente ubriaco. All’arrivo dei Carabinieri l’esagitato, che aveva già distrutto qualsiasi oggetto o suppellettile che gli capitasse a tiro, cercava di inveire anche contro i carabinieri brandendo un piccone, ma veniva prontamente disarmato e bloccato dai militari operanti.

Nel frattempo l’anziana madre si sfogava con i carabinieri denunciando ripetute condotte aggressive e continui maltrattamenti posti in essere dal figlio. Atteso che lo stesso non intendeva sottoporsi ad alcun percorso riabilitativo per la sua dipendenza sia da alcolici che da droghe e nella considerazione che, giorno dopo giorno, diveniva sempre più violento e pericoloso, la donna si decideva con coraggio a sporgere denuncia e a descrivere l’inferno che stavano vivendo.

Comprendendo la gravità della situazione e raccolti gravi e concreti indizi in ordine alle condotte dell’uomo, dei fatti veniva informato il Pm di turno, che ne disponeva l’arresto. Dopo le formalità di rito l’arrestato è stato tradotto e
associato presso la casa circondariale “Ettore Scalas” di Uta