Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale sono stati rilevati 177 nuovi casi.

Si registrano anche 4 decessi (768 in tutto), due donne e due uomini tra 62 e 94 anni. Le vittime: due residenti della provincia del Sud Sardegna e due rispettivamente della Città Metropolitana di Cagliari e provincia di Sassari.

Sono 32.038 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza.

In totale sono stati eseguiti 490.740 tamponi con un incremento di 1.846 test. Sono invece 489 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (+16 rispetto al dato di ieri), mentre è stabile a 43 il numero dei pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 16.194. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 14.246 (+210) pazienti guariti, più altri 298 guariti clinicamente.

Sul territorio, dei 32.038 casi positivi complessivamente accertati, 7.224 (+82) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 5.260 (+26) nel Sud Sardegna, 2.553 a Oristano, 6.393 (+22) a Nuoro, 10.608 (+47) a Sassari.

Cagliari, un lunedì di libertà. La Sardegna, così come tutta Italia, torna in zona arancione. Dopo le festività di Natale e Capodanno, caratterizzate dalla multicolorità, l’Isola si gode una parentesi di quasi normalità: via le autocertificazioni nei propri comuni e su le serrande dei negozi, sino alle 21.

Nella mattina del 4 maggio le vie dello shopping sono un continuo via vai di persone e file per negozi. E anche per prendere un caffè al bar – rigorosamente da asporto – bisogna pazientare.

Una parentesi, quella di oggi, lunga solo 24 ore. Da domani, infatti, si torna in zona rossa, per la due giorni dell’Epifania.

Aspettando, poi, il 7 gennaio, quando dovrebbe scattare un provvedimento ponte sino al 15. Secondo l’ultimo vertice di Governo, si prevede inoltre una chiusura in tutti i weekend del mese e la zona arancione nei giorni 9-10 di questo mese.

Tutto, però, dipenderà dai nuovi numeri relativi al contagio.