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Spostamenti fra comuni dal 24 dicembre al 6 gennaio: come fare? Alcuni esempi pratici

Tra le norme inserite nel nuovo decreto legge che sarà in vigore dal 24 dicembre al 6 gennaio, quelle sugli spostamenti sono quelle che più stanno facendo discutere.

Innanzitutto va precisato che ci saranno regole diverse a seconda delle date. Dal 24 al 27 dicembre, dal 31 dicembre al 3 gennaio e il 5 e 6 gennaio l’Italia intera sarà in zona rossa e dovrà seguire le norme previste anche nei precedenti Dpcm per le regioni contrassegnate da questo colore. In tutti gli altri giorni il Belpaese sarà in zona arancione.

In zona rossa è vietato ogni tipo di spostamento che non sia comprovato da valido motivo che sia salute, lavoro, fare la spesa, fare sport individuale o assistenza ad anziani e persone in difficoltà. Per il periodo natalizio la zona rossa avrà una deroga speciale. Due persone congiunte non conviventi potranno spostarsi all’interno di tutto il territorio regionale, solo una volta al giorno e tra le 5 e le 22, per raggiungere l’abitazione di parenti o amici. Quindi in questo caso sarà possibile spostarsi in un qualsiasi altro comune dell’Isola.

Paradossalmente la zona arancione, che permette di spostarsi da casa senza un comprovato motivo (quindi anche per farsi una semplice passeggiata o per stare all’aria aperta) non prevede la possibilità di spostarsi dal proprio comune. Anche qui c’è un’importante eccezione che riguarda i piccolo comuni al di sotto dei 5mila abitanti. Loro potranno spostarsi anche negli altri comuni compresi in un raggio di 30 km, fatta eccezione per il capoluogo di provincia dove è più probabile che si creino assembramenti.

E qui si apre tutta una serie di casistiche che probabilmente saranno chiarite meglio dalle Faq del Governo. Prendiamo ad esempio la Città Metropolitana di Cagliari durante la zona arancione. In questo caso specifico i cittadini di uno solo dei 17 comuni facenti parte della “provincia” avrà la possibilità di muoversi in altri comuni. Si tratta degli abitanti di Villa San Pietro, unico centro della Città Metropolitana che conta meno di 5mila abitanti (2153 circa). Loro potranno addirittura spostarsi fino a Elmas (raggio di distanza: 26 km circa), mentre ad Assemini siamo quasi al limite.

Nel Sud Sardegna la casistica diventa più particolare. Innanzitutto non esiste un capoluogo di provincia ufficiale. Per ora è ancora Cagliari la sede della provincia, quindi gli abitanti di Soleminis potranno andare a Selargius o a Quartu, ma non a Cagliari. Più o meno lo stesso discorso vale per altri comuni come per esempio Burcei, che potranno arrivare più o meno fino a Sestu, ma attenzione a non entrare nel comune di Cagliari.

 

 

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