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Miracolo di Natale 2020, dalla pandemia nessun ostacolo alla generosità dei sardi: una montagna di doni per i poveri

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La pandemia di Covid-19 e la crisi non hanno frenato la generosità dei sardi. Il cuore grande degli isolani non è andato in lockdown. Nonostante tutti i problemi quotidiani, anche quest’anno il Miracolo di Natale è stato un successo, ancor maggiore delle ultime edizioni. Vero, non c’era la scenografia delle scalinate di Bonaria: ma per i più bisognosi non è mancata una montagna di doni.

La scorsa edizione, quella numero 23 eravamo arrivati a raccogliere 24 tonnellate di generi di prima necessità, questa sera, e manca ancora tanto al conteggio finale, siamo già a 30 tonnellate.

Quando tre settimane fa Gennaro Longobardi, l’ideatore di questa splendida iniziativa aveva lanciato sfida, non si aspettava certo un risultato così eclatante. Continuano ad arrivare anche i contributi delle comunità dei paesi vicini, come Sinnai che ha appena consegnato un furgone strapieno di spesa.

Solamente un anno fa, le gradinate di Bonaria erano coperte di generosità.

Nei due scorsi weekend, dedicati alla raccolta nei supermercati Gieffe tantissime persone hanno aggiunto alla loro spesa anche quella per un destinatario sconosciuto ma sicuramente bisognoso.

I volontari sistemeranno dopo averla inventariata tutta la merce che poi la Caritas Diocesana distribuirà nel corso dei prossimi mesi alle famiglie bisognose.

 

Forse è proprio vero che alla fine siamo diventati migliori: nonostante la pandemia e le sue regole che hanno reso più complicata tutta l’operazione, i risultati sono davvero sorprendenti, segno che la generosità dei sardi non si limita nemmeno in tempo di emergenza sanitaria.

Anche quest’anno, senza la scenografia di Bonaria, il Miracolo di Natale ha avuto successo nella sede Caritas di via Po.

«Ha vinto la generosità – ha detto Longobardi- ha vinto l’amore e hanno vinto le regole. Siamo riusciti a rispettare tutti i protocolli, le distanze, le mascherine, evitato gli assembramenti e nonostante tutto questo abbiamo battuto il record dei record».

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