La Sardegna si prepara alla prima fase di distribuzione del vaccino per il Covid prodotto da Pfizer-Biontech.

Il primo passo mosso dall’Ats/Ares guidata dal commissario Massimo Temussi è stata la delibera con cui si stabilisce l’acquisto di 20 supercongelatori capaci di conservare le fiale a -80° C.

Mancavano infatti nelle farmacie ospedaliere dell’Isola questi macchinari necessari a garantire la corretta conservazione del vaccino, che come è noto, necessita temperature molto rigide, inferiori a -70° C.

I primi vaccini, circa 80mila necessari a immunizzare 40mila sardi, arriveranno a fine gennaio. Per quella data i supercongelatori, del costo complessivo di 213mila euro, dovranno essere operativi.

L’acquisto del vaccino è centralizzato e sarà somministrato gratuitamente a tutti gli italiani. Lo ha affermato il ministro della Salute Roberto Speranza. “Probabile siano necessarie due dosi per ogni vaccinazione. Opzionati 202mln di dosi, le prime disponibili a gennaio”.

E ancora, l’esercito supporterà la distribuzione del vaccino, come riferito da fonti del Governo. E sull’obbligatorietà, pare non sia contemplata, al momento. L’obiettivo resta quello dell’immunità di gregge al più presto. Tra i primi beneficiari del vaccino ci sono gli operatori sanitari, il personale e gli ospiti Rsa, anziani. Poi, insegnanti e Forze dell’Ordine.