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“Ersu, boga su dinai”, cori di studenti universitari in sit-in: la risposta dell’Ente in un comunicato

Sit-in studenti Ersu

I ragazzi, un gruppo non organizzato, ma spontaneo, senza colore politico né sigle, questa mattina si sono riuniti, con grande attenzione per le norme sul distanziamento, sotto la sede dell’Ersu, nel corso Vittorio Emanuele. Molto chiare le richieste: «Nelle graduatorie relative alle borse di studio, centinaia di studenti idonei sono rimasti esclusi dal beneficio – spiega Andrea – chiediamo la copertura certa e immediata delle borse di studio per tutti gli idonei non beneficiari, e l’anticipo delle rate per gli studenti della cosiddetta “Linea B”».

Un altro serio problema, di vecchia data è quello relativo agli alloggi: «A causa dei tagli effettuati dall’ente, circa 350 studenti idonei sono rimasti esclusi dalle Case dello Studente- prosegue Andrea – chiediamo l’attivazione immediata da parte dell’ente con la garanzia di una soluzione necessaria per dare un alloggio a centinaia di studenti fuorisede».

Alcuni problemi invece sono legati alla pandemia, in articolare alla prima ondata, quando centinaia di studenti, spiegano i manifestanti, sono rimasti sfrattati per mesi dai loro alloggi, nonostante i canoni d’affitto detratti anticipatamente dalle borse. Stessa cosa per le mense universitarie: per via della loro chiusura, chi è rimasto a Cagliari non ha potuto usufruire dei pasti – anche questi già detratti – e ha dovuto sostenere ulteriori spese per poter mangiare.

«Chiediamo il rimborso totale e immediato delle rette pagate per i mesi in cui non si è usufruito dell’alloggio, e dei pasti non utilizzati – puntualizza Ivano – Con la didattica a distanza obbligatoria, una rete internet scadente o assente è un impedimento concreto al diritto allo studio nelle case dello studente. Chiediamo che l’ente intervenga tempestivamente per risolvere i problemi della rete e tutti gli altri problemi strutturali e relativi all’amministrazione degli studenti. Ribadiamo – conclude il giovane- che siamo qui per difendere il diritto allo studio».

I ragazzi chiedevano che il Presidente Michele Camogli scendesse e si confrontasse con tutti sotto la sede. Ma come ha spiegato Camogli, altre volte ci sono stati degli incontri, con piccole delegazioni e così l’Ente si diceva disponibile a un confronto anche questa volta. Tuttavia i ragazzi non hanno voluto inviare una piccola delegazione.

L’Ersu ha inviato una lunga nota con parte delle risposte per gli studenti, eccola nella sua versione integrale.
L’anno accademico appena iniziato non è nato sotto i migliori auspici. Dopo esserci lasciati indietro il disastroso A.A. passato, interrotto praticamente dal marzo 2020, ci troviamo dal mese di ottobre a subire le stesse limitazioni sociali e personali che hanno contraddistinto l’anno precedente.
Università, Regione, studenti, professori, dipendenti e professionisti , tutti stanno pagando un grosso prezzo a questa situazione. Rimane in ognuno di noi la speranza che questo problema si risolva presto, e con questo obiettivo che dobbiamo impegnarci perché tutto il possibile continui a funzionare e possa essere pronto a riprendere il giusto ritmo nel momento in cui la crisi pandemica ci permetterà di ripartire.
L’Ersu ha dovuto dimezzare i posti letto per via dei protocolli Covid19. Da un organizzazione che permetteva la concessione di due posti letto per stanza, si è dovuti passare ad un posto letto per stanza. Questo ha creato la diminuzione di posti letto dai 550 dell’anno passato ai 350 di
quest’anno. Le domande effettuate per occupare questi 350 posti letto sono state 1035 dei quali 684 sono stati considerati idonei all’assegnazione del posto letto. Inizialmente sono stati assegnati 341 posti letto, riservando 9 stanze disponibili a possibili situazioni di quarantena Covid19, lasciando senza assegnazione di stanza 359 studenti idonei. Successivamente si è assistito alla rinuncia o decadenza dal diritto alla stanza di 51 richiedenti. E’ stato pertanto fatto un’ulteriore bando per assegnare i 51 posti rimasti disponibili. A tale selezione hanno partecipato 63 studenti e solo a 9 non è stata ancora assegnata la stanza. L’Ersu prevedendo di non poter soddisfare tutta la domanda di stanze, ha predisposto una manifestazione di interesse per collocare quegli studenti non assegnatari. Hanno risposto a tale disponibilità il College di S.Efisio, un Istituto Religioso e l’Ostello della Gioventù. Tra questi si stanno valutando disponibilità di posti e costi per poter
alloggiare gli altri 9 aventi diritto.
Per gli studenti non aventi diritto all’assegnazione della stanza, è stato effettuato un bando per l’assegnazione di un contributo per pagare l’affitto presso strutture private. Alla selezione sono state presentate 884 domande, delle quali sono state ritenute idonee 716, e a queste è stato assegnato il contributo per un importo massimo concedibile di € 1.600 ( spesa complessiva di € 1.138.176). Per quanto riguarda le borse di studio sono state presentate 8.924 domande, delle quali 7.369 idonee, ma suddivise in linea A per 7.050 ed in linea B per 319. La linea A rappresenta gli studenti che hanno i requisiti di reddito e di crediti formativi standard per le borse di studio, mentre quelli della linea B rappresentano quelli che fanno parte del sistema delle agevolazioni stabilito dallo Stato per contribuire alle diseconomie delle famiglie nel periodo di emergenza Covid19. Le domande della linea A sono state interamente accolte con un finanziamento di € 24.488.016, mentre si attende l’apposito finanziamento dal Fondo Integrato Statale (FIS) di € 859.362 per risolvere anche quelle della linea B, che dovrebbe essere formalizzato entro il mese di dicembre prossimo.

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