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Lo sapevate? Le colonne del Pantheon di Roma sono costruite con il granito delle cave sarde di Capo Testa

Lo sapevate? Le colonne del Pantheon di Roma sono costruite con il granito delle cave sarde di Capo Testa.

ll Pantheon è un edificio della Roma antica che si trova nel rione Pigna nel centro storico della città, ed è un tempio dedicato a tutte le divinità passate, presenti e future. Fu fondato nel 27 a.C. da Marco Vipsanio Agrippa, genero di Augusto. Fu fatto ricostruire dall’imperatore Adriano tra il 120 e il 124 d.C., dopo che gli incendi dell’80 e del 110 d.C. avevano danneggiato la costruzione precedente di età augustea.

Capo Testa è invece una piccola penisola (in realtà un’isola, poi artificialmente collegata alla terraferma) che si trova nel nord della Sardegna, a pochi chilometri da Santa Teresa di Gallura.

Si affaccia sulle Bocche di Bonifacio davanti alla Corsica ed è collegata alla terraferma da uno stretto istmo, lungo il quale si estendono due spiagge. Il promontorio è costituito dalle tipiche rocce granitiche galluresi erose dal vento.

I Romani frequentarono Capo Testa in due tempi: una prima fase compresa tra il I secolo a.C. e il I d.C. e una seconda, in età imperiale avanzata, tra il II e il IV secolo.

L’attività estrattiva e lavorativa del granito avveniva lungo il litorale, quanto più vicino all’acqua in modo da poter caricare i manufatti sulle navi. Sono ancora chiaramente visibili i tagli “a gradoni” nelle scogliere e si trovano, sparsi, enormi massi semilavorati, tra questi alcuni abbozzi di colonne.

Le cave di Capo Testa furono sfruttate anche in epoca medioevale: lì furono estratte le colonne che servirono per la costruzione del Duomo e del Battistero di Pisa.

Il Pantheon romano è composto da una struttura circolare unita a un portico in colonne corinzie (otto frontali e due gruppi di quattro in seconda e terza fila) che sorreggono un frontone.

La grande cella circolare, detta rotonda, è cinta da spesse pareti in muratura e da otto grandi piloni su cui è ripartito il peso della grande cupola emisferica in calcestruzzo che ospita al suo apice un’apertura circolare detta oculo, per l’illuminazione dell’ambiente interno. A quasi due millenni dalla sua costruzione, la cupola del Pantheon è ancora oggi una delle cupole più grandi del mondo.

Il pronao è formato da 16 colonne, 8 colonne di granito grigio in facciata e 8 colonne di granito rosa provenienti dalle cave di Mons Claudianus e di Assuan (Egitto), distribuite nelle due file retrostanti.

All’inizio del VII secolo il Pantheon è stato convertito in basilica cristiana chiamata Santa Maria della Rotonda o Santa Maria ad Martyres: questo gli ha consentito di sopravvivere quasi integro alle spoliazioni inflitte dai papi agli edifici della Roma classica. Gli abitanti di Roma lo chiamavano popolarmente la Rotonna (“la Rotonda”).

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