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Birrificio 4 Mori e altri due amici mastri birrai insieme per sostenere gli artigiani del settore

Tutta la competenza, l’esperienza e la passione di tre produttori artigianali di birra per sostenere un comparto che sta soffrendo moltissimo a causa della emergenza sanitaria e della conseguente chiusura dei locali. I piccoli birrifici hanno spesso come unica risorsa il consumatore finale. Alla fine degli anni ’90 in Italia c’erano meno di dieci microbirrifici. Oggi sono quasi mille, e danno lavoro a moltissime persone soprattutto giovani.

Si chiama “Hop(e) in the Spelt” questa nuova birra prodotta a sei mani, con un gioco di parole, il frutto di una inedita collaborazione tra Birrificio della Granda, Matthias Müller e Birrificio 4 Mori. “Hop” significa luppolo ma con l’aggiunta della “e” vuol dire speranza e “Spelt” farro ed ecco svelati i segreti di una birra artigianale che sembra urlare: “L’unione fa la forza”.

Questa collaborazione è arricchita dai saperi di ognuno dei partecipanti al progetto: Matthias Müller apporta il know-how sul farro e le sue competenze di birraio che ha sviluppato a livello internazionale; Fabio Serra di 4 Mori ha selezionato il farro dicocco locale sardo e contribuisce con la sua esperienza nella produzione di birre di grandissima bevibilità; Ivano Astesana di Granda mette a disposizione la propria esperienza nelle Ale e in particolare nelle luppolature in Dry Hop.

Il farro è stato scelto per il suo gusto marcato e inconfondibile che arricchisce la ricetta, ma anche per il forte valore simbolico: si tratta di un cereale straordinario, che riesce a svilupparsi e resistere in condizioni difficili con poche risorse, una metafora di quello che siamo spinti a fare in questo periodo difficile. Il luppolo dal canto suo dona un ricco profilo aromatico, fresco e fruttato, ed è utilizzato nel nome della birra per il gioco di parole.

In questo periodo così complesso la concorrenza delle grandi multinazionali che producono birre crafty e finte-regionali, non aiuta. Il movimento dei birrifici artigianali è giovane e frizzante ma ancora estremamente fragile: la crisi che sta mettendo in difficoltà tutti i settori, nel caso della birra artigianale rischia di minarne lo sviluppo seriamente. In una economia senza socialità ad avvantaggiarsi sono le strutture produttive e organizzative impersonali di grandi dimensioni.

Se ognuno dei bevitori di birra Italiani, stimati in 20 milioni, bevesse una bottiglia, una lattina o una pinta da qui a fine anno si smuoverebbero circa 200.000 ettolitri; una cifra non indifferente per i circa 1000 birrifici presenti in Italia, di cui si stima una produzione annua media di soli 500 ettolitri. E questa nuova birra nasce proprio per rilanciare il settore. Sarà disponibile dal 23 novembre negli e-shop dei due birrifici e nel sito di Müller: assaggiarla renderà più piacevole anche per noi questo momento così difficile!

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