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Cagliari del passato: l’alberata di via Roma a fine anni ’30 prima dei bombardamenti del 1943

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Foto dal gruppo Cagliari Fotografica - Tra Passato e Presente

Cagliari del passato. Una via Roma serena, alla fine degli anni ’30, poche auto del periodo, monumenti intatti e le persone apparentemente serene non fanno prevedere ciò che accadrà di lì a poco: l’ingresso dell’Italia in guerra, bombardamenti, distruzione e morte. Nella foto, pubblicata dal gruppo Facebook, Cagliari Fotografica – Tra Passato e Presente, la bellissima alberata al centro della via, prima che venisse distrutta anch’essa dalle bombe.

Cagliari, dopo Napoli, fu la città italiana più bombardata durante la seconda guerra mondiale. Secondo alcune stime le vittime tra i civili furono almeno un migliaio (altre parlano di oltre 2000 morti), e oltre 40.000 persone persero la casa. Gravi infatti furono i danni al patrimonio edilizio della città: su 4.500 edifici esistenti prima del conflitto 720 andarono completamente distrutti e 540 furono gravemente danneggiati; altri 2.295 subirono invece danni minori e 855 risultarono mancanti di porte e finestre a causa degli spostamenti d’aria. In totale il 75% degli edifici venne distrutto o reso inabitabile.

Circa il 70% del patrimonio culturale della città rimase danneggiato. Tra gli edifici più importanti si ricorda la Basilica di San Saturnino (la chiesa più antica di Cagliari) e diverse altre chiese tra cui la chiesa del Carmine, oltre a quelle di San Domenico, Sant’Agostino, Sant’Eulalia e Sant’Anna. Subirono danni anche il Palazzo delle poste, il Palazzo Civico e il Bastione di Saint Remy.

 

 

 

 

 

 

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