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Ritorno alla Dad, delusione fra presidi e docenti: «Un gran peccato. Il lavoro dell’estate a che è servito?»

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Ritorno alla dad alle scuole superiori? Mancano ancora comunicazioni ufficiali, ma sulla base delle strette previste dal  nuovo Dpcm  e delle norme al vaglio della Giunta guidata dal presidente Solinas, gli studenti sardi potrebbero presto lasciare i banchi di scuola e tornare ai pc per le lezioni. Dai licei cagliaritani la delusione di presidi e docenti, soprattutto dopo il lavoro di adeguamento in estate. Certo, c’è la consapevolezza da parte di tutti della gravità della situazione sanitaria, ma per qualcuno, forse, la situazione sarebbe stata meglio gestita in altro modo. Malcontento anche fra gli studenti, sebbene ci sia chi ironizza: «Meglio, così smetto di viaggiare. E copio le versioni». Fra i professori, quelli precari, non mancano i disagi: «Il pc, me lo devo comprare di tasca mia».

Ritorno alla Dad, dal Pacinotti: «Tutta l’estate per attrezzarci e ora dividiamo la scuola in blocchi»

«Un gran peccato – commenta Valentina Savona, dirigente del liceo scientifico cagliaritano Pacinotti – dopo aver lavorato per tutta l’estate, per il bene dei ragazzi». E annuncia, da lunedì, importanti provvedimenti per l’istituto. «Divideremo la scuola in due blocchi: metà a distanza e metà in presenza. Per poi invertire. Questo per minimizzare le difficoltà delle quarantene». Dalla dirigente Savona parole amare, dito puntato contro assembramenti in bus e in generale negli ambienti al di fuori della scuola: «Non ha senso l’idea di un confinamento doloroso come questo, se poi tutto il sistema sociale rimane aperto».

Dai licei le parole dei docenti: «Il pc a spese mie»

Delusione fra il corpo docente, chiamato a un’altra spesa di energie con le lezioni online. «Siamo tutti scontenti sicuramente – commenta la professoressa Federica Urracci del liceo classico Siotto Pintor – insegno lingua inglese e non è facile in questa modalità. Poi, essendo precaria, non ho la carta docente e le spese di pc e tablet me le devo pagare io».  «Io continuo a sperare – commenta il prof di italiano e latino Roberto Marini – ma indubbiamente in questo modo viene a mancare l’interazione coi ragazzi». Dalla collega di matematica e fisica sembra invece esserci maggior fiducia: «Ora si ritorna a tabelle e calcoli spiegati online – le parole della professoressa Maria Assunta Congiu – ma a parer mio quest’anno la scuola potrebbe essere meglio preparata».

Liceo Siotto Pintor, professor Roberto Marini.

Liceo Siotto Pintor, la professoressa Maria Assunta Congiu.

Studenti in dad, tra il malcontento e l’ironia dei “furbetti”

Malcontento anche fra gli studenti, nel caso di una prossima chiamata, quasi certa, alla didattica a distanza. «Non si capisce nulla – il commento di un giovanissimo di terza liceo scientifico – e l’anno scorso abbiamo fatto meno ore, rispetto a quelle dovute». «Ancora ci devono dare comunicazione – spiega una sua coetanea e compagna di classe – ma sicuramente non sarà facile. Temiamo che quest’anno sarà in altalena». Parole non dissimili nell’altro liceo, il Siotto, dove capire declinazioni e radici verbali di latino e greco non è di certo semplice al pc. Sebbene per qualcuno cesserebbe il problema di viaggiare. «Io vengo da Samatzai. L’anno scorso il greco praticamente non l’abbiamo studiato – il commento di una ragazza al secondo anno – dato che è stato tutto più complicato». C’è anche chi fa ironia. «Io vengo da Monastir. Finalmente possono smetterla di svegliarmi presto. Le versioni di latino e greco? Online “ci copio tutto”».

Gianmarco Cossu

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