Circa sessanta migranti sono stati fatti scendere finora dalla nave Alan Kurdi nel porto industriale di Olbia. A scendere per primi, tra le difficoltà causate dal maltempo, sono stati donne e bambini tra le 125 persone presenti. Molti dei ragazzi non hanno i genitori. Sono stati portati in una struttura apposita allestita dai Vigili del Fuoco. Oggi saranno fatti scendere gli altri migranti.

Le misure di sbarco sono state fatte partire dopo le lamentele della Regione che aveva contestato al governo la mancata consultazione sulle operazioni.

I test diagnostici Covid-19 sono stati effettuati dall’Ats su ordine del prefetto di Sassari, Maria Luisa D’Alessandro.

Dunque la Ong è arrivata a Olbia e ha attraccato.

Adesso verranno avviate tutte le procedure, sia quelle di identificazione che quelle sanitarie e di prevenzione per la diffusione del covid.

Sul molo momenti di tensione per le proteste di alcuni esponenti della Lega.

In particolare i rappresentanti del Carroccio recriminano il mancato coinvolgimento della Regione che secondo le proteste avrebbe dovuto se non sovraintendere almeno partecipare alle operazioni di sbarco.