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Lungo il sentiero della longevità sarda per raggiungere i borghi dei centenari

Il concetto di Blue Zone è stato elaborato dagli studiosi Gianni Pes e Michel Poulain. I due scienziati hanno pubblicato su Experimental Gerontology uno studio secondo il quale la provincia di Nuoro, in Sardegna, è l’area con la maggiore concentrazione di centenari al mondo. Insieme alla Sardegna ci sono altre 4 Blue Zone nel mondo: Okinawa, Nicoya in Costa Rica, Icaria in Grecia e Loma Linda in California. Andiamo a visitare idealmente alcuni dei borghi sardi che fanno parte della Blue Zone.

Villagrande Strisaili

Siamo in Ogliastra, indiscutibilmente patria mondiale dei nonnini.

Siamo ai piedi del Gennargentu, un paese di poco più di 3mila anime circondato da monti: Suana, Isadalu, Orguda e Idòlo. È la natura più selvaggia e incontaminata a caratterizzare questo borgo di centenari. Un esplosione di colori, le rocce la terra, gli alberi, il cielo e l’acqua di spendide cascate. Un luogo da favola che sembra nascondere gnomi e fate dove la vista può spaziare per chilometri senza individuare elementi antropici che testimoniano la presenza dell’uomo.

Ma paradossalmente la presenza dell’uomo in questi luoghi invece è testimoniata fin dalla notte dei tempi. Numerose tombe di Giganti e una megalitica, decine di nuraghi e alcuni villaggi nuragici, domus de Janas e il menhir sa Pred’e s’Orcu. S’Arcu ‘e is Forros meraviglioso sito nuragico ci raccontano di un luogo scelto come dimora dagli antichi sardi, che nella loro elementare saggezza erano profondamente legati all’acqua di cui questa zona è davvero ricca.

il monte Novu e il parco di santa Barbara,cascata di Sothai, formata dal Flumendosa che si riversa nel canyon Bau Vigo. la gola di Pirincanes e le cascate di Rio ‘e Forru rappresentano altrettante mete da visitare e spiegano almeno in parte perché in questo paese tante persone arrivano a compiere 100 anni.

A Villagrande non mancano le specialità gastronomiche non solo col rinomato e squisito prosciutto, ma anche con i culurgiones, tipici della zona, le ciambelle fritte chiamate gathulis e i deliziosi dolci a base di miele, uva e mandorle chiamati paniscedda.

 

Ma c’è un paese che detiene il record dei record ed è Seulo: dal 1996 al 2016, cioè in 20 anni sono stati registrati ben 20 centenari. Una visita al paese e alla Barbagia che da lui prende il nome ci faranno capire il perché di questo incredibile primato.

 

Seulo

Siamo in luogo chiamato il paese de s’orrosa ‘e padenti, cioè la rosa di bosco. Seulo che dà il nome alla Barbagia che lo circonda, in primavera si copre di rose peonie, fiore del Gennargentu, in un esplosione di colori, fiori rossi e gialli ai quali è dedicata anche una manifestazione, la Festa della Peoni e l’Ecomuseo dell’Alto Flumendosa di Seulo per tutto il periodo della fioritura organizza apposite escursioni nelle splendide stazioni de s’Orrosa ‘e Padenti tra le tante quelle di Sa Funtana ‘e su Predi e Su Polu ‘e su ‘Oi.

Seulo è un piccolo centro di circa 800 abitanti, che sorge ai piedi del monte Perdedu, che coi i suoi 1330 metri di altezza regala panorami mozzafiato. A dividere Il monte Perdedu dal Gennargentu è il Flumendosa lungo il corso del quale, nella zona di possono ammirare gole, vallate coperte di boschi, sorgenti, rapide e un sistema di grotte carsiche.

È soprattutto la presenza dell’acqua a caratterizzare i più spettacolari paesaggi che rendono la visita a Seulo imperdibile. Il monumento naturale di Su Stampu ‘e Su Turrunu con la sua piccola cascata, le cascate di Piscina ‘e Licona e Sa Stiddiosa da sole valgono la visita.

Se non bastasse, la passeggiata nella foresta di Addolì, abitata fin dalla preistoria, offre la possibilità di ammirare Sa Omu ‘e Janas. Una grotta carsica dal percorso ampio ed orizzontale ricco di splendide stalattiti e stalagmiti. Ha uno sviluppo di circa 300 metri ed è caratterizzata da tre rami. L’ingresso è costituto da un lungo salone che presenta una larghezza variabile da 7 a 12 metri e un’altezza media di 6-7 metri. È dotata di apposite strutture che garantiscono una facile e piacevole visita.

Non si può perdere Sa Ruta ‘e i Bitulleris, testimonianza archeologica insieme alla Domus de Janas scavata sotto il dolmen naturale de S’Arcu ‘e Su Cuaddu. Una tomba di Giganti i due nuraghi Nuraxeddu e Nuraxi ‘e Pauli. Importante sito nuragico, il villaggio di Ticci. A Seulo ci sono numerose testimonianze di quello che viene chiamato “Coppellismo” legato alle attività cultuali che utilizzano come strumento per la celebrazione dei riti una coppella della quale però gli studiosi non hanno ancora svelato tutti i segreti.

Non manca la tradizione enogastronomica. Caratteristico di Seulo è su casu in filixi al quale è dedicata anche una sagra che si svolge in luglio. A giugno invece si tiene un’altra originale sagra: sa tundimenta seulese, dedicata alla tosatura delle pecore.

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