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«Non volete sterilizzare? Venite in un canile, oggi con 35 gradi all’ombra e conoscerete la sofferenza», lo sfogo della volontaria

Lo sfogo arriva da Caterina Uccheddu, instancabile volontaria e responsabile del rifugio di Gonnosfanadiga Amici degli Animali: una vita dedicata a salvare gli animali in difficoltà, senza alcuna sovvenzione pubblica. Ma le stesse parole potrebbero arrivare da qualunque volontaria di qualunque rifugio: perchè in questi luoghi, dove sono ospitati migliaia di cani e gatti vittime di maltrattamenti, soprusi, abbandoni, flagellati da malattie di ogni genere, dove non esistono festività, domeniche, ferie; qui soprattutto in certi periodi dell’anno la sofferenza si tocca con mano.

L’appello richiama all’importanza della sterilizzazione, pratica che potrebbe essere evitata in un mondo ideale, senza randagismo né abbandoni: ma se la realtà in cui viviamo, soprattutto in Sardegna e nel Sud Italia, racconta esattamente il contrario, ecco che la sterilizzazione diventa arma imprescindibile nella lotta a questa terribile piaga. Ecco le parole di Caterina Uccheddu:

“Mi rivolgo a tutti coloro che esprimono la disapprovazione sulla sterilizzazione sostenendo che è contro natura. Vorrei invitarli a visitare i canili in giornate come queste quando la temperatura tocca i 35 gradi e i cani sono chiusi nei loro box dove acqua, pavimento, recinzioni, tutto diventa bollente. Vedrete la sofferenza dei vecchietti, dei cuccioli, dei cani malati che hanno difficoltà a proteggersi dal caldo e vedrete le Volontarie che si disperano e corrono per intere giornate sotto il sole cocente per assisterli e procurare loro un po’ di sollievo. Qui non esistono orari, non esistono giorni di festa.

Per non parlare poi dei figli della strada, in balia di loro stessi e dell’indifferenza umana. Tutto questo invece segue la natura? Aprite menti e coscienze ed evitate inutili sofferenze. Sterilizzate”.

Noi di Vistanet condividiamo l’appello e aggiungiamo: non comprate un essere vivente ma adottate (le femmine “fattrici” spesso vivono in condizioni di estremo degrado e sofferenza) e microchippate i vostri cani.

Se volete aiutare le volontarie del rifugio di Gonnos ma anche degli altri rifugi sardi in questo periodo, oltre al solito materiale utile (lenzuola vecchie, asciugamani, cibo, coperte etc) servono catini, bacinelle o piscinette per aiutare i cani a refrigerarsi.

Per info: www.amicideglianimali.net, 348 6995817.

 

 

 

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