Site icon cagliari.vistanet.it

Il giro della Sardegna in bici: itinerario per una vacanza indimenticabile sui pedali

giro-in-bici-sardegna-foto-mario-marcis (7)

Immaginare di compiere un periplo intero della Sardegna attraversando paesaggi unici che uniscono mare, montagna, collina e coste mozzafiato è un’idea romantica che negli ultimi anni ha stuzzicato viaggiatori professionisti e occasionali di tutti i tipi.

Un percorso che nasce prima di tutto a piedi, con le imprese di gruppo organizzate, tra gli altri, dai ragazzi del Cammino “100 torri”, o quelle più avventurose e solitarie compiute da “camminatori” nostrani alla ricerca di una sorta di Cammino di Santiago della Sardegna. Tra questi meritano di essere ricordati Elia Giacobbe di San Sperate, alias “Ecco qualcuno”, il prete don Lorenzo Lodi  e il giovane quartese Luca Cuomo autore del “viaggio a piedi e senza soldi”.

L’idea di poter girare l’intera isola senza l’ausilio di un motore e a contatto con la natura non poteva passare inosservata agli amanti di sellini, pedali e catene. Uno sviluppo naturale quello del “giro della Sardegna in bici”, fortemente sostenuto negli anni dalla principale istituzione isolana, la Regione Sardegna, che ha deciso di puntare con decisione sul settore del cicloturismo, offrendo a professionisti e amatori non solo infrastrutture ciclabili dedicate, ma anche gli strumenti informativi necessari per andare alla scoperta dell’Isola sulle due ruote.

 

Con questi presupposti è nato nel 2014 “Sardegna Ciclabile”, che si autodefinisce «un Progetto di Territorio (patrocinato dalla Regione Sardegna, ndr) che ha l’obiettivo non solo di promuovere un diverso modo di visitare e di fruire del territorio, ma piuttosto di costruire nuove occasioni e opportunità di crescita economica valorizzando i territori attraversati e integrando differenti contesti, costieri e dell’entroterra, a bassa e alta intensità insediativa».

Con la Deliberazione n. 27/24 del 28 maggio 2020 la Giunta Regionale ha attuato le fasi di programmazione previste per la realizzazione della “Ciclovia della Sardegna”, inserita all’interno del Sistema Nazionale delle Ciclovie Turistiche.

IL GIRO DELLA SARDEGNA IN BICI

Abbiamo diviso il giro della Sardegna in sette tappe, ognuna delle quali rappresentata da un vento di riferimento. Buon viaggio, non vi resta che mettervi in sella e avventurarvi alla scoperta della Sardegna.

PERCORSO LIBECCIO

Cagliari-Arbus: pedalando tra boschi millenari, coste incontaminate e deserti sabbiosi

Il percorso “Libeccio” si sviluppa nella zona sudovest della Sardegna. Il primo tratto, Cagliari-Pula, è piuttosto dolce e unisce la bellezza di paesaggi costieri rilassanti, alla ricca storia e archeologia presente in questi luoghi, in particolare nelle due tappe di partenza e arrivo, Cagliari e Pula. Si parte con il ricchissimo Museo Archeologico di Cagliari, l’Anfiteatro e la Necropoli di Tuvixeddu e si arriva nella struggente cornice di Nora, con gli scavi punico-romani e la Chiesetta di Sant’Efisio, scrigno della fede in Sardegna. Il tutto passando per il villaggio pescatori di Giorgino, dove gustare alcune delle migliori ricette di mare dell’Isola, e i centri di Villa San Pietro e Sarroch. Tappa semplice, quasi di “riscaldamento”, con un profilo altimetrico che non supera i 100 metri.

La seconda tappa, da Santa Margherita di Pula a Giba è dedicata agli amanti delle spiagge da sogno di questa zona, Chia e Tuerredda su tutte. Sabbia bianca e fine, mare da favola e dolci colline da affrontare sui pedali, con il mare che non si allontana mai se non nell’ultimo tratto. Vale la pena allungare il tragitto raggiungendo le spiagge di Teulada e Porto Pino attraverso il comodo percorso ciclabile di Sant’Anna Arresi.

La terza tappa di questo percorso è quella che va da Giba a Iglesias, una tappa interna ma ricca di tesori naturalistici e archeologici come il Lago Su Pranu, il Monte Sirai e il borgo medievale di Iglesias. Deviazione consigliata a Sant’Antioco e Calasetta con la visita alle bellezze della quarta Isola più grande d’Italia, unita alla Sardegna da un ponte carrabile e ciclabile.

L’ultima tappa del percorso Libeccio, Iglesias-Arbus, è forse la più suggestiva. Da Iglesias si raggiunge Gonnesa per poi intraprendere tutta la Costa fino ad Arbus. Nel mezzo le coste mozzafiato e struggenti di Nebida, i siti minerari di Porto Flavia e Buggerru, la vista sul Pan di Zucchero e le spiagge immense e desertiche della Costa Verde, Scivu e Piscinas su tutte. Tappa sicuramente più dura delle altre con diversi strappi montani, ma che può dare davvero grandi soddisfazioni.

Masua

Cala Domestica, Buggerru

Scivu Arbus

PERCORSO PONENTE

Arbus-Bosa: sognando l’Irlanda, dalla costa Verde alla foce del Temo

La costa ovest offre scenari molto suggestivi per gli amanti dei paesaggi costieri. Si va dalle dune di Piscinas fino alle scoscese scogliere di Bosa.

La prima tappa, la Arbus-Terralba, regala alla vista le grandi spiagge arburesi di Pistis, Torre dei Corsari, la laguna di Marceddì e le campagne di Terralba. Un sentiero non troppo impegnativo per riprendersi dalle fatiche della Costa Verde.

Dopo Terralba si procede spediti verso Oristano, attraversando le fertili campagne di Arborea e i paesaggi lagunari di Cabras. Si arriva a Oristano, città di grande tradizione ciclabile. Chi vuole può fare una deviazione molto interessante nella penisola del Sinis fino alla torre di San Giovanni. Il mare sarà da entrambi i lati, così come la storia millenaria di questa zona, rappresentata dai Giganti di Mont’e Prama di Cabras, e dall’area archeologica di Tharros.

L’ultima tappa conduce fino a Bosa, attraverso la suggestiva costa nord dell’oristanese. Nella città fluviale ci si può concedere una pausa di bellezza, raggiungendo il Castello Malaspina attraverso gli splendidi vicoli colorati del borgo.

PERCORSO MAESTRALE

Bosa-Porto Torres: verso nord, con il Maestrale sul viso

Il percorso nord-ovest, il “Maestrale”, si dipana tra Bosa e Porto Torres, quasi tutto all’interno del sassarese. La prima tappa conduce nella bella ed esotica Alghero. Prima di raggiungere la cittadina catalana dovrete percorrere una delle tappe più belle di tutto il giro della Sardegna. La Bosa-Alghero è una delle strade panoramiche più suggestive del Mediterraneo. Non sarà una tappa facile, ma occhi e cuore resteranno molto appagati.

La seconda tappa è decisamente defaticante e conduce fino a Porto Torres. Tante le deviazioni possibili e consigliabili. Una di queste porta sicuramente a Stintino, la rinomata località turistica sulla punta nordovest della Sardegna e che guarda dritta verso l’Asinara. Consigliatissima una giornata alla scoperta dell’isola con imbarco da Porto Torres.

PERCORSO TRAMONTANA

Porto Torres-Santa Teresa di Gallura: inseguendo il Nord, dai castelli al Granito di Gallura

La costa settentrionale della Sardegna si presta particolarmente ad essere percorsa in bici. Una zona molto varia ed eterogenea, ricca di attrattive e panorami unici, quella che si sviluppa da Porto Torres a Santa Teresa di Gallura.
La prima tappa porta fino a Badesi. Nel mezzo troverete lo splendido borgo di Castelsardo, uno dei più belli d’Italia. Sospinti dal maestrale supererete le lunghe spiagge della zona prima di avventurarvi nella Costa Paradiso.

La seconda tappa vi porta direttamente in Gallura, sulla punta settentrionale dell’Isola, Santa Teresa di Gallura, borgo di pescatori millenari e rinomata località turistica. Davanti a voi potrete ammirare le aspre coste e le montagne imponenti della Corsica.

PERCORSO GRECALE

Santa Teresa di Gallura-Siniscola: la Costa Smeralda come non l’avete mai vista

Certo può sembrare strano avventurarsi in bici in Costa Smeralda, ma a conti fatti, soprattutto a livello morfologico è uno dei territori più belli da percorrere sulle due ruote. Le dolci e verdissime colline della costa, le montagne dell’interno e gli spettacolari paesaggi marini sullo sfondo, possono rendere davvero speciale questo percorso “Grecale”.

La prima tappa va da Santa Teresa di Gallura ad Arzachena, passando per Palau e Baja Sardinia. Interessanti le fermate del trenino verde presenti a Palau ed Arzachena che possono diventare la scusa per interessanti deviazioni verso l’entroterra.

Da Arzachena ci si avventura nella seconda tappa che attraversa la vera Costa Smeralda fino ad Olbia. Ad ogni curva, spostando lo sguardo verso il mare, scoprirete una caletta paradisiaca di cui non conoscevate l’esistenza.

Ultima tappa di questo percorso del Nord-est è la Olbia-Siniscola. Percorso pianeggiante che attraversa San Teodoro, Budoni e Posada e si chiude in Baronìa, tra le lunghe e rilassanti spiagge di Siniscola.

PERCORSO LEVANTE

Siniscola-Tortolì: dalle dolci coste della Baronia alle struggenti scogliere d’Ogliastra

Poco prima del “fundo” c’è il vero “dulcis” di questo giro in bici della Sardegna. Intendiamoci, di dolce c’è solo la bellezza dei panorami, perché tutto il resto, a partire dall’asprezza del percorso, di dolce non ha nulla.

La prima tappa che va da Siniscola a Dorgali è quella meno intensa. Nel tragitto le incantevoli spiagge di Orosei, in particolare l’oasi incontaminata di Bidderosa, vero e proprio Eden in terra. L’arrivo a Dorgali in salita può essere ripagato da una luculliana cena da un pastore locale, una delle migliori attrattive di questo luogo. Addentratevi nelle gole del Gorropu e regalatevi una notte in ovile, tra cene genuine all’insegna della tradizione, un tappeto di stelle nel cielo e il dolce riposo all’interno dei pinneti.

La tappa Dorgali-Tortolì, nel cuore della Barbagia e dell’Ogliastra, è la più dura, ma forse la più bella del giro della Sardegna. Le straordinarie coste a picco sul mare di Dorgali e Baunei le troverete poco lontano dal percorso, compiendo delle deviazioni verso il mare. Il percorso retrocostiero che attraversa le montagne del Supramonte di Oliena, Orgosolo e Urzulei è quanto di più autentico potrete trovare in questo viaggio. Il felice approdo di Tortolì, centro costiero vitale e baciato da uno splendido mare, ristorerà i vostri sensi.

PERCORSO SCIROCCO

Tortolì-Cagliari: la dolce discesa di Levante

L’ultimo percorso è la degna conclusione di un viaggio meraviglioso alla scoperta dell’Isola. Tappe dolci da percorrere accanto al mare, nel quale tuffarsi di tanto in tanto.

La prima tappa va da Tortolì a Villaputzu: si saluta l’Ogliastra e si entra nel Sarrabus, territorio amatissimo dai cicloturisti per la varietà dei suoi percorsi e per gli splendidi panorami sul mare.

Sarrabus che si fa profondo nella seconda tappa, la Villaputzu-Villasimius, tra spiagge da sogno e scenari mozzafiato. Il punto di arrivo, località mondana e amata dai turisti di tutto il mondo, vi regalerà la giusta ricompensa prima dell’ultima tappa del periplo.

La Villasimius-Cagliari, che nel 2007 incantò gli spettatori del giro d’Italia, è una tappa adatta ai cicloamatori più esperti. La fatica delle curve è ripagata dalla vista: una spiaggia più bella dell’altra fino a Cagliari, meta finale e città ricchissima di attrattive. Anche il capoluogo è sempre più una città bike-friendly: piste ciclabili, percorsi naturalistici (su tutti lo stagno di Molentargius) e un lungomare percorso ogni giorno da centinaia di cicloamatori.

Ripartiamo dalla Sardegna

Sardegna, capace di abbracciare il mondo

 

Exit mobile version