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Lo sapevate? Perché il quartiere di Sant’Avendrace è chiamato così?

Sant’Avendrace deve questo nome al santo del I secolo, Avendrace (Tenneru o Arennera in sardo), quinto vescovo di Cagliari, che avrebbe trovato il martirio proprio dove sorge la parrocchiale a lui dedicata, edificata su un antico ipogeo ancora visitabile.

I registri parrocchiali attestano l’esistenza del tempio dal XVII secolo (al ‘600 risale anche un disegno della chiesa, custodito nella Biblioteca Universitaria), tuttavia non si conosce la data della sua fondazione, che secondo la tradizione avvenne sul luogo della morte del Santo. La chiesa sorse sopra un piccolo ambiente ipogeo, che oggi ne costituisce la cripta, tradizionalmente considerato il luogo dove il vescovo si rifugiò nel tentativo di sfuggire alle persecuzioni e dove, dopo la morte, sarebbe stato sepolto il suo corpo. Nella stessa cripta si trova anche una sorgente d’acqua ritenuta miracolosa.

Avendrace nacque intorno all’anno 45 d. C. nel villaggio  di Hypis (Ippis o Gippi), antico villaggio del Campidano, nel territorio dell’odierna Serramanna.

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