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I posti più belli della Sardegna: tutta la magia di Castelsardo

I posti più belli della Sardegna: tutta la magia di Castelsardo.

Alla scoperta dei luoghi da vedere e scoprire con il rallentamento della pandemia. Una ripresa del turismo è auspicabile partendo dalle bellezze locali: continuiamo questo nostro viaggio alla ricerca dei posti più belli della Sardegna con Castelsardo.

Viviamo in un’epoca di confronti e classifiche e pur banalizzando, solamente con un paragone riusciamo a far capire immediatamente la bellezze di un luogo come Castelsardo.

Sarà la magia delle città regie ma in una ipotetica graduatoria dei posti più belli e ricchi di fascino della Sardegna, la cittadina fondata dai Doria ci sta dentro con pieno diritto.

Castelsardo

Cagliari, certo, Alghero, non può mancare, Iglesias e Bosa ma anche Castelsardo. Mare, arte, enogastronomia racchiuse in un unico sito. Anzi, su un’unica rupe trachitica, un antico borgo medievale che gira attorno alla roccia come una lumaca nel suo guscio. Atmosfera sempre vacanziera (ah, beata destagionalizzazione), così come solo in pochissimi altri luoghi nell’Isola, folclore, odore salmastro di mare, strade pittoresche. Castelsardo è tutto questo e anche di più. Qui si potrebbe pensare di essere in tanti posti: in Liguria, a Bonifacio, in Provenza. Ma siete in Sardegna e nelle giornate di cielo terso la Corsica sembra quasi di toccarla. Città roccaforte, fondata nei primi anni del 1100, nasce come Castel Genovese, e di quel tempo ha mantenuto non solo i palazzi ma anche un’anima mediterranea che pervade il visitatore. A Castelsardo tutto è interessante, anche i dintorni (la famosa Roccia dell’Elefante, formazione rocciosa che ricorda un elefante, con all’interno alcune domus de janas, tombe scavate nella pietra dall’uomo del Neolitico), ricchi di vestigia preistoriche. Storia e architettura, la fortezza e il paesaggio: non basterà un giorno per visitare i camminamenti medievali, i bastioni, il museo dell’intreccio, le viuzze del centro tra palazzi di color pastello e ristoranti che propongono piatti a base di pesce. Da vedere la Concattedrale di Sant’Antonio Abate e all’interno le parti di un retablo dipinto dal Maestro di Castelsardo, pittore cinquecentesco, uno dei più grandi che l’arte sarda abbia mai prodotto. E poi ancora i palazzi medievali: l’antico Municipio, palazzo Loggia, e quelli di Eleonora d’Arborea e dei Doria. Non solo estate a Castelsardo: da alcuni anni il Capodanno è uno dei più apprezzati nell’Isola, così come i riti della Settimana Santa. Tutto intorno il mare. Nei dintorni, spiagge uniche, Stintino, La Pelosa e il Parco Nazionale dell’Asinara. All’interno, Sedini, un borgo in parte ricavato nella roccia, e le chiese romaniche di Tergu e Bulzi. Il blu del Mediterraneo e l’arte.

Come arrivare

Per raggiungere Castelsardo da Cagliari (250 km circa in due ore e 45 minuti) percorrere la 131, arrivare a Porto Torres, poi prendere la Statale 200 dell’Anglona.

Dove dormire

Hotel Pedraladda (via Zirulia, 50, telefono 079 470383), elegante, con splendida vista sul mare e sulla rocca, non distante dal centro.

Dove mangiare

Ristorante Pizzeria Sa Panada (via Marina 7, telefono +39 345 942 5453).

Mai giudicare dalle apparenze. Arredamento e interni minimal. Ottimi vini, magnifici piatti di pesce, pizze squisite. Prezzi onesti.

Cosa comprare

Castelsardo è famosa nel mondo per la produzione dei cestini. Non è raro vedere nelle vie del paese le donne intente a intrecciare ceste colorate, o pescatori che preparano le nasse, la trappole per la pesca dei crostacei. Caratteristiche sono le corbule e i canestri, realizzati ancora oggi a mano e con fibre vegetali, quali la palma nana e il giunco (o la rafia).

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