Il Museo archeologico di Cagliari ritorna alla normalità, pur se con le regole anti Covid-19. Il 16 giugno ha riaperto le porte al pubblico.
La direttrice Manuela Puddu si dice soddisfatta dell’affluenza registrata finora: «Abbiamo avuto un buon numero di visitatori. Il giorno della riapertura sono venuta una trentina di persone. Nel fine settimana abbiamo avuto un afflusso di circa 150 visitatori. Purtroppo a causa dell’emergenza Covid gli accessi sono contingentati: facciamo entrare due persone ogni dieci minuti, sette o otto se sono congiunti. Possono rimanere un massimo di due ore. Per i percorsi tattili raccomandiamo ai visitatori di usare i gel igienizzanti prima e dopo che toccano un oggetto esposto».
La direttrice del Museo ha notato tanto entusiasmo tra i visitatori: «Essendo un sito culturale tra i più sentiti a Cagliari, molta gente non vedeva l’ora di poter tornare qui. Sfortunatamente per ovvi motivi momentaneamente non abbiamo croceristi che vengono a visitare il museo come gli altri anni, per ora vengono solo persone di qui, ma confidiamo che piano piano cominceranno a tornare anche i turisti, italiani e stranieri».
Silvana Pennisi e il figlio sedicenne Nicolò Monaco vengono da Catania ed è la prima volta in Sardegna. «Il Museo archeologico è una delle attrattive che non si possono non visitare – dice la donna, mentre con il figlio osserva estasiata le statua dei giganti di Monte Prama – Una bellissima esperienza». Concorda anche il figlio: «Su una scala da 1 a 10, direi 8 e mezzo. Quello mi è piaciuto di più è la maschera punica», dice mostrando la foto che ha fatto al reperto e che ha subito messo come sfondo del cellulare.
Anche Maria Paola Loi, guida turistica da 30 anni, è emozionata: «È la prima volta che vengo qui come guida – spiega – sono entusiasta di guidare i visitatori nel tour del museo», dice mentre illustra i vari reperti a una giovane visitatrice. Il Museo archeologico è aperto con orario continuato dalle 9 alle 20 e accetta visite preferibilmente su prenotazione.