«L’argomento che ho scelto per la mia tesina è stato l’Olocausto, in quanto mi ha toccato molto questa triste pagina della storia umana.» Questo il pensiero di Fabrizio Murgia di Seui, fresco di licenza di terza media, che ha sostenuto l’esame on-line, chiudendo il suo colloquio esibendosi con la sua tromba.

Ad affiancarlo al pianoforte il professore di educazione musicale Marco Tiddia, a curare il montaggio della prova Adriano Sarais, maestro della Seuin Street Band.

Il ragazzo ha interpretato una parte di un brano tratto da “Schinderler’s List” di Jonh Williams, colonna sonora dell’omonimo film di Steven Spielberg. Il capolavoro cinematografico del 1993, vincitore di sette premi Oscar – tra cui quello della migliore colonna sonora – ispirato al romanzo “La Lista di Schindler” di Thomas Keneally.

L’opera è basata sulla vera storia dell’imprenditore tedesco Oskar Schindler, che salvò migliaia di ebrei dallo sterminio durante la Seconda Guerra Mondiale.

«Quando ho suonato il pezzo – svela Fabrizio – mi sono emozionato, ho pensato a quanto è accaduto alle persone che hanno subito quelle persecuzioni. Una musica che entra dentro l’anima, perfetta per chiudere il mio lavoro scolastico.»

Esibizione apprezzata dalla commissione che si è complimentata con lo studente, così come tutta la sua famiglia. «Mia madre Luciana e mio padre Sergio – afferma il giovane – erano felici per quello che ho fatto. Credo di averli sorpresi positivamente, così come mia sorella Fabiana e mio fratello Martino. Anche loro un tempo suonavano: rispettivamente l’ottavino e la batteria.»

Il giovane seuese ha seguito le orme dei fratelli maggiori, diventando da poco più di un anno, un componente della Banda Rossini. «Sono molto felice di fare parte dell’associazione – dice Fabrizio – e stiamo crescendo con la Seuin Street Band.»

Per il prossimo anno, lo studente ha deciso il suo futuro:«Andrò a studiare all’Istituto professionale per l’agricoltura e l’ambiente di Senorbì. Dovrò viaggiare ogni giorno, ma entusiasta di seguire le mie passioni. Ringrazio i miei genitori per l’opportunità.»

Ovviamente, ritaglierà del tempo libero per gli amici delle associazioni del paese, spiega il giovane:«Continuerò a frequentare la Banda Rossini e non mancherò alle sfilate dell’antica maschera di Seui: “S’Urtzu e sa Mamulada”.  Perché credo che l’amicizia e le cose positive, tengano lontani la discriminazione e la malvagità nella società.»

In questi giorni il giovanissimo studente seuese Samuele Bonifanti ha superato l’esame di terza media. E lo ha fatto con originalità, a modo suo.

Infatti, è riuscito a far coesistere nella tesina – presentata on-line agli esaminatori – le sue grandi passioni: il calcio e la musica.

Sul rettangolo verde si diverte nel ruolo di attaccante, mentre dalla tenera età frequenta la Banda Musicale Rossini, e fa parte della virtuosa e funambolica  Seuin Street Band.

Il ragazzo seuese – quattordici anni a dicembre – suona il sassofono ed inoltre eccelle nel suonare la batteria e tutti gli strumenti a percussione. Il talento non manca, e a breve potrebbe presentare domanda al Corso Pre Accademico del Conservatorio di Cagliari.

L’elaborato scolastico che ha presentato per la licenza Media, assegnato dalla professoressa Paola Pilia, aveva come argomento principale il Brasile. E quale nazione, meglio di quella sudamericana, può far convivere il calcio con la musica? Inoltre i verdeoro sono la nazionale che può vantare il maggior numero di vittorie ai Mondiali.

«La canzone che secondo me può rappresentare meglio il calcio – spiega Samuele – è “We Are the Champions” dei Queen. Questa da decenni è la colonna sonora dei vincitori durante la premiazione della Coppa del Mondo.»

Nessuna emozione durante l’esibizione all’esame, racconta il piccolo musicista: «Mi sono divertito, nei mesi precedenti mi è mancata tanto la possibilità di suonare con gli altri ragazzi della banda. Quindi è stata, in un certo senso, anche una sorta di liberazione e un piacevole ritorno a fare musica.»

Nell’interpretazione del brano dei Queen del 1977, lo studente è stato affiancato da altri due musicisti. «Io ho suonato il sassofono e la batteria – racconta Samuele – al pianoforte mi ha accompagnato il nostro professore di educazione musicale Marco Tiddia e alla chitarra il maestro Rubens Massidda. L’esibizione è stata montata da un altro insegnante della Seuin Street Band: Adriano Sarais.»

Il risultato: un bellissimo lavoro e un’ottima esibizione. Molto contenti anche i genitori, Luisella e Sergio, che hanno sempre sostenuto Samuele nelle proprie passioni. Così come la figlia undicenne Margherita, che suona il clarinetto. Il padre, ex giocatore del Seui Arcuerì e del Lanusei, condivide con il figlio l’amore per la musica. Infatti a cinquant’anni si è dedicato allo studio della tromba, e oggi dopo poco più di un anno è entrato a far parte della Seuin Street Band.

Intanto per il futuro, Samuele non nutre dubbi: «Il prossimo anno continuerò il percorso scolastico nel Liceo Scientifico F.lli Bissiri di Seui. La musica non mancherà mai, così come il legame con la Banda Rossini, perché è una famiglia.»