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(VIDEO) Maturità ai tempi del Covid: le voci degli studenti fuori dalle scuole di Cagliari

maturità 2020

Una maturità che difficilmente dimenticheranno quella che circa 13 mila studenti sardi stanno sostenendo da stamattina. Fino a tre mesi fa non si sarebbero di certo immaginati quello che sarebbe accaduto di lì a poco: il virus Covid-19 e il lockdown, la didattica a distanza e tutto ciò che ha comportato, sopratutto per i maturandi, ma anche per gli insegnanti. In Sardegna sono 12.292 i candidati interni e 388 quelli esterni, 500 mila in totale in tutta Italia.

Percorsi separati di ingresso e uscita, igienizzazione delle mani, compilazione di un modulo in cui si certifica l’assenza di sintomi da Covid, distanziamento fisico. E ovviamente obbligo di mascherina tranne quando lo studente si siede davanti alla commissione per dare l’esame. È così che i ragazzi e le ragazze sono tornati a scuola dopo tre mesi, convocati a un’ora di distanza gli uni dagli altri per evitare assembramenti. Cinque i colloqui per giornata, così prevede il regolamento anti-contagio.

L’esame di Stato di quest’anno così particolare consiste in un colloquio di un’ora, durante il quale si discute un elaborato (precedentemente inviato via email alla commissione) riguardante le discipline di indirizzo della seconda prova scritta, si analizza un testo di letteratura italiana, si fa un’analisi multidisciplinare del materiale scelto dalla commissione d’esame dell’istituto, poi si fa una relazione sull’esperienza dei Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (ex alternanza scuola-lavoro) e si parla del tanto atteso tema di “Cittadinanza e costituzione”. Ogni studente ha già inviato via email lo scritto alla commissione esaminatrice, composta da docenti tutti interni, tranne il presidente, scelto dal Ministero dell’Istruzione. Novità anche per i crediti: il percorso scolastico varrà fino a  60 crediti, mentre per l’orale se ne potranno avere fino a un massimo di 40. Invariato il voto massimo finale, che quindi rimano 100 su 100.

A Cagliari, fuori dal Liceo classico Dettori Francesca Serra tiene in mano un mazzo di fiori regalatole dai genitori; Virginia Canu, invece, sta per entrare: accanto a lei la sua compagna di scuola, anche lei in procinto di sostenere l’esame. L’emozione è ben visibile ed è normale. Gabriele Maccioni e Giampaolo Serreli invece sono appena usciti dal Liceo scientifico Pacinotti: anche loro emozionati, ma la tensione si è sciolta dopo che hanno cominciato a parlare davanti alla commissione e ora sono più rilassati. Appena esce dall’istituto, ad attendere Giampaolo ci sono sua madre e sua cugina, che lo abbracciano e si congratulano. Dapprima le lezioni online, poi la preparazione per l’esame e lo svolgimento in presenza, distanziati e con le mascherine: Francesca, Virginia, Gabriele e Giampaolo, e centinaia di migliaia come loro in tutta Italia ricorderanno per sempre questa giornata di questo 2020 atipico.

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