Iglesias: 30enne infuriato si scaglia contro il “rivale” e la polizia con calci, minacce di morte, lanci di pietre, vasi, mattonelle
L'uomo, in stato di completa agitazione, ha ribaltato l'Ape del suo antagonista nella lite e, una volta in commissariato, ha distrutto con un calcio la porta dell'ufficio
Iglesias: Arrestato dalla Polizia di Stato 30enne pregiudicato per minacce, resistenza a Pubblico Ufficiale e danneggiamento.
Gli agenti del Commissariato di Iglesias sono intervenuti questa notte in una via cittadina per una violenta lite fra due persone, note alle forze dell’ordine, che rischiava di degenerare gravemente. Ad allertare gli operatoti del 113 sono stati i protagonisti stessi della lite, riferendo le reciproche minacce. In particolare, uno dei due, Alessandro Furìa, 30enne pregiudicato di Iglesias, si era recato davanti a casa del secondo per vendicarsi di un torto subito, a detta sua, nella mattinata precedente. All’arrivo immediato dei poliziotti il Furìa è stato trovato in un forte stato di agitazione, intento a lanciare pietre e a inveire verso il rivale con frasi intimidatorie e minacciose.
Solo attraverso una lunga e faticosa opera di persuasione gli agenti sono riusciti ad instaurare un dialogo per comprendere le ragioni del suo comportamento. Ma la calma dell’uomo era solo apparente, infatti, mentre il Furìa era intento a parlare con gli Agenti, in un ennesimo scatto di ira improvvisa, ha iniziato a scagliare verso l’abitazione del secondo uomo sanpietrini, mattonelle in cemento, pietre di grosse dimensioni, vasi contenenti terra e piante e tutto ciò che reperiva nelle immediate vicinanze. La furia dell’uomo era tanta che è riuscito a divellere una pesante griglia metallica di uno scolo idrico, per poi dirigersi verso la moto Ape di proprietà del suo antagonista, parcheggiata davanti all’abitazione, riuscendo a ribaltarla, procurandosi egli stesso delle ferite al capo e alle braccia. I poliziotti hanno tentato di fermare la sua furia ma si è creata una violenta colluttazione con gli operatori.
Ma l’uomo non ha smesso di minacciare di morte gli agenti ed inveire contro di loro. Condotto finalmente al Commissariato, è stato tratto in arresto per minacce e resistenza a Pubblico Ufficiale e danneggiamento, avendo scardinato anche la porta dell’Ufficio con un calcio. Subito dopo i poliziotti hanno chiesto l’intervento del personale del 118 per le escoriazioni procuratesi. Ma, una volta trasportato all’ospedale per le necessarie medicazioni, anche lì sono proseguiti gli atti di violenza, tentando invano, anche di scappare. Il Furìa, su disposizione del Pubblico Ministero si trova nella camera di sicurezza del Commissariato, in attesa dell’udienza.
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