«Abbiamo predisposto una bozza – afferma Gabriella Deidda, Assessore ai Lavori Pubblici – in cui abbiamo deciso di assegnare dei bonus per il pagamento di 2 mensilità del canone delle case popolari che gestisce il nostro comune».

Molti degli alloggi popolari in cui abitano le famiglie cagliaritane, sono davvero di dimensioni ridotte, ci sono famiglie di 4 o 5 persone che devono vivere in 50 metri quadri. «E proprio per venire in contro alle famiglie – prosegue l’Assessore Deidda – che abbiamo pensato ai bonus, per riconoscere loro il già grande sacrificio di vivere in spazi così piccoli, oltre che per l’aspetto meramente economico in questa emergenza sanitaria».

«Al momento stiamo studiando come assegnarli, sicuramente saranno bonus per due mensilità. Non abbiamo precisato date o indicazioni temporali, anche perché se lo facessimo partire tra una settimana chi ha appena pagato finirebbe per non averne diritto- spiega l’Assessore- e non sarebbe giusto e stiamo elaborando un sistema che li renda fruibili il prima possibile, poi naturalmente la bozza andrà approvata».

Da questi aiuti rimangono fuori gli abitanti delle case popolari gestite da Area, che è un ente regionale e dunque il Comune su questi alloggi non ha competenza: «Mi spiace che gli inquilini di Area non usufruiranno di questi bonus, ma il Comune non può imporre a un altro ente di fare ciò che facciamo noi. D’altra parte – conclude Gabriella Deidda – è successo anche il contrario, per esempio quando Area ha deciso di intervenire con il fondo sociale i nostri inquilini non ne hanno beneficiato. Non escludo però, che magari anche la Regione promuoverà iniziative simili».

Il Governatore Solinas ha appena presentato i provvedimenti firmati ieri sera, per gli aiuti alle famiglie e le imprese. In particolare ha spiegato come verranno erogati i fondi, chi ne avrà diritto e in quale entità.

La delibera firmata ieri stabilisce che i 120milioni di euro stanziati dalla Regione a favore delle famiglie, saranno distribuiti in proporzione a ciascun comune sardo. E in misura nettamente più ampia rispetto ai contributi concessi dallo stato. Per esempio un comune come Alghero che dal Governo riceverà 300mila euro, potrà contare su un milione e 500mila euro più i fondi Reis messi a disposizione dalla Regione. A Sassari, che dallo Stato riceve 821mila euro avrà a disposizione 5milioni come contributo regionale.

I fondi spettano alle famiglie di reddito medio o basso che in questo momento a causa dell’emergenza sanitaria non hanno nessuna fonte di reddito. Ogni nucleo familiare avrà diritto a un contributo mensile di 800 euro che sono cumulabili con altri aiuti, ma fino a un massimo di 800 euro. Per esempio se una famiglia percepisce già un contributo di 450 euro per cassa integrazione in deroga, avrà diritto ad altri 350 euro fino a raggiungere appunto gli 800 euro al mese. Un ulteriore contributo è previsto per le famiglie composte da più di tre persone, la regione, attraverso il comune di residenza assegnerà 100 auro in più oltre gli 800 già previsti, per ogni componente della famiglia, quindi una famiglia di 5 persone potrà ottenere un contributo massimo di mille euro.

Per ottenere gli aiuti economici ci si dovrà rivolgere con un’autocertificazione al proprio comune di residenza, si potrà presentare la domanda online oppure direttamente negli uffici comunali. Gli aiuti come ha sottolineato il Governatore saranno a disposizione delle famiglie che ne hanno diritto per tutta la durata dell’emergenza. «I provvedimenti al momento sono studiati per aprile e maggio – ha chiarito il Governatore – ma siamo già al lavoro per studiare provvedimenti anche per giugno eventualmente si dovesse rendere necessario».

«La platea di famiglie che potrebbe chiedere l’aiuto, è ampia, si parla di diverse decine di migliaia di famiglie. Nei grandi centri dell’Isola ci sono molti dipendenti pubblici che hanno il reddito garantito, mentre nei comuni più piccoli o lontani dai capoluoghi – ha spiegato il Governatore sicuramente c’è più necessità. Abbiamo soprattutto cercato di accorciare i tempi il più possibile e di snellire la burocrazia, per rendere immediatamente fruibili i fondi alle famiglie».