«Si tratta, ha detto il Presidente, di provvedimenti di sistema e che presuppongono un’ampia condivisione sociale e politica. La deliberazione adottata dalla Giunta – ha affermato il Governatore- rappresenta uno schema di intervento da trasmettere al Consiglio Regionale all’inizio della prossima settimana, per una rapida approvazione ed esecutività, formulata in modo tale che tutte le forze politiche possano prenderne visione e presentare suggerimenti e modifiche. La Giunta è disponibile ad una ampia concertazione, che personalmente, ho deciso di estendere anche alle parti sindacali e datoriali in modo da procedere unitariamente e speditamente in questo percorso e in quelli successivi».

L’obiettivo è quello di ampliare la platea dei beneficiari. La garanzia statale al 100 percento senza istruttoria, è stata limitata a interventi fino 25 mila euro, limite oltre il quale entra in gioco la valutazione discrezionale bancaria. In Sardegna il tessuto di piccole e medie imprese, è così in crisi che le banche finirebbero per escludere proprio quei soggetti che avrebbero maggiormente bisogno di sostegno. «Per questo motivo la Regione – ha aggiunto Solinas – sta realizzando un accordo innovativo con il sistema bancario, che prevede il concorso tra risorse regionali e risorse bancarie: un pari passu al 50%, con la previsione di un periodo di ammortamento più lungo, 10 anni, e un preammortamento di 24 mesi in modo tale che nel momento della ripresa delle attività di impresa non sorga un insormontabile problema di ratei di proporzioni insopportabili».

Tra gli strumenti di sostegno alle imprese anche una sospensione del merito bancario e della segnalazione alla centrale rischi per coloro che debbano usufruire di questo aiuto, inoltre si vuole intendere a fondo perduto la quota di interesse. «Accanto a queste misure – prosegue Solinas – lavoriamo perché le micro e piccole imprese (circa 50mila in Sardegna) possano usufruire anche di un contributo una tantum di liquidità, sul modello di quello che è stato fatto in altri paesi europei, e che sia quindi compatibile con la disciplina comunitaria in tema di aiuti».

Per l’agricoltura la Giunta ha previsto l’istituzione di un fondo di solidarietà da estendere a tutti i settori, compresa l’acquacoltura. Inoltre, una norma specifica per il pagamento immediato delle risorse destinate al mondo agricolo in relazione agli eventi calamitosi del 2017, e un regime di anticipazioni che possano pervenire a tutti coloro che hanno presentato domanda, senza attendere l’esito delle istruttorie. «La macchina amministrativa regionale – ha detto il Governatore – è al lavoro per sbloccare le procedure di erogazione che da troppo tempo stanno bloccando la liquidazione dei contributi destinati ad agricoltori e pastori e agli altri soggetti in crisi. Laore ha portato avanti le istruttorie su 11mila pratiche arretrate, 4500 delle quali sono già verificate. Con il sistema che mettiamo in atto, si sbloccheranno le anticipazioni e si potrà riscuotere il dovuto prima ancora di attendere l’esito dell’istruttoria».

La Regione prevede di stanziare altri 15 milioni sul fondo di accesso al credito, e di istituire uno specifico accordo con il sistema bancario per ulteriori agevolazioni destinate alle aziende agricole. Riserviamo inoltre 20 milioni da utilizzare per sovvenzioni dirette da distribuire secondo un disciplinare da adottare dopo l’approvazione della legge regionale.

Una particolare attenzione viene dedicata al settore del turismo, che rappresenta l’8% del pil regionale e il 15% considerando l’indotto, in aggiunta al sistema di aiuti per le imprese con l’adozione del metodo pari passu con il mondo creditizio, la Regione ha in mente di integrare il regime di agevolazioni che incrementino le misure previste dalla Legge regionale recentemente approvata, e che istituisce interventi per contenere gli effetti della crisi ampliando gli strumenti di credito, garanzia e sostegno a favore delle imprese turistiche sarde per sostenere il lavoro, tutelare l’occupazione e mantenere in vita il sistema. Anche per le imprese di questo settore, sarà previsto lo strumento che preveda 2 anni di preammortamento e 10 di ammortamento complessivo dell’aiuto economico ricevuto. «Si tratta – ha concluso il Presidente Solinas – di uno sforzo di straordinarie dimensioni compiuto dalla regione, per fare in modo che la Sardegna sia pronta a ripartire nel momento in cui l’emergenza sanitaria lo consentirà».

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Il Governatore Solinas ha appena presentato i provvedimenti firmati ieri sera, per gli aiuti alle famiglie e le imprese. In particolare ha spiegato come verranno erogati i fondi, chi ne avrà diritto e in quale entità.

La delibera firmata ieri stabilisce che i 120milioni di euro stanziati dalla Regione a favore delle famiglie, saranno distribuiti in proporzione a ciascun comune sardo. E in misura nettamente più ampia rispetto ai contributi concessi dallo stato. Per esempio un comune come Alghero che dal Governo riceverà 300mila euro, potrà contare su un milione e 500mila euro più i fondi Reis messi a disposizione dalla Regione. A Sassari, che dallo Stato riceve 821mila euro avrà a disposizione 5milioni come contributo regionale.

I fondi spettano alle famiglie di reddito medio o basso che in questo momento a causa dell’emergenza sanitaria non hanno nessuna fonte di reddito. Ogni nucleo familiare avrà diritto a un contributo mensile di 800 euro che sono cumulabili con altri aiuti, ma fino a un massimo di 800 euro. Per esempio se una famiglia percepisce già un contributo di 450 euro per cassa integrazione in deroga, avrà diritto ad altri 350 euro fino a raggiungere appunto gli 800 euro al mese. Un ulteriore contributo è previsto per le famiglie composte da più di tre persone, la regione, attraverso il comune di residenza assegnerà 100 auro in più oltre gli 800 già previsti, per ogni componente della famiglia, quindi una famiglia di 5 persone potrà ottenere un contributo massimo di mille euro.

Per ottenere gli aiuti economici ci si dovrà rivolgere con un’autocertificazione al proprio comune di residenza, si potrà presentare la domanda online oppure direttamente negli uffici comunali. Gli aiuti come ha sottolineato il Governatore saranno a disposizione delle famiglie che ne hanno diritto per tutta la durata dell’emergenza. «I provvedimenti al momento sono studiati per aprile e maggio – ha chiarito il Governatore – ma siamo già al lavoro per studiare provvedimenti anche per giugno eventualmente si dovesse rendere necessario».

«La platea di famiglie che potrebbe chiedere l’aiuto, è ampia, si parla di diverse decine di migliaia di famiglie. Nei grandi centri dell’Isola ci sono molti dipendenti pubblici che hanno il reddito garantito, mentre nei comuni più piccoli o lontani dai capoluoghi – ha spiegato il Governatore sicuramente c’è più necessità. Abbiamo soprattutto cercato di accorciare i tempi il più possibile e di snellire la burocrazia, per rendere immediatamente fruibili i fondi alle famiglie».