Contrariamente a quanto pensano molte persone, i testimoni di Geova sono cristiani. Non solo ricordano la morte di Gesù, ma la Commemorazione della sua morte rappresenta l’evento più importante dell’anno. Quest’anno però vista l’emergenza sanitaria l’evento potrà essere seguito in streaming dai fedeli di tutto il mondo. Ci sono 21 milioni di Testimoni di Geova nel mondo, mezzo milione in Italia, di questi 6mila si trovano in Sardegna.

La ricorrenza religiosa corrisponde alla Pasqua cattolica anche se con alcune differenze fondamentali. Una di queste riguarda il giorno. Per i Testimoni di Geova la Commemorazione sarà il 7 aprile, il giorno in cui Gesù morì secondo il calendario ebraico in uso nel I secolo, il 14 nisan dopo il tramonto.

La notte prima di morire Gesù comandò ai suoi seguaci di commemorare la sua mortedicendo: “Fate questo in memoria di me” (Luca 22:19, CEI). È per ubbidire a questo comando che, seguendo l’usanza dei primi cristiani, i Testimoni di Geova si radunano per celebrare la Commemorazione una volta all’anno nella data corrispondente al giorno in cui Gesù morì.

L’evento trasmesso in streaming è gratuito e accessibile a tutti, anche a chi non professa la religione dei Testimoni di Geova. Il link per accedere alla celebrazione è il seguente:
https://www.jw.org/it/biblioteca-digitale/video/#it/mediaitems/LatestVideos/pub-mo-tk20r_1_VIDEO.

Protagonisti di barzellette di cui sono i primi a ridere, prendono molto sul serio e dedicano tanto tempo a quella che considerano la loro missione: “Proclamare la buona notizia”. Ogni anno in tutto il mondo, inclusa la Sardegna, i Testimoni di Geova organizzano grandi raduni durante i quali si confrontano su un tema ogni volta diverso. Quest’anno il tema è “L’amore non viene mai meno”. «Questi eventi dimostreranno in che modo l’amore può avere un’influenza positiva nell’unire persone provenienti da diversi ambienti culturali -afferma Alessio Atzeni, un rappresentante locale dei Testimoni di Geova – i Testimoni di Geova di Cagliari, Sassari, Oristano e Nuoro hanno l’opportunità di incontrarsi e trascorrere del tempo in compagnia dei loro fratelli cristiani. Gli abitanti di Cagliari saranno felici di accogliere l’afflusso di visitatori nei numerosi bar, ristoranti, hotel e nei luoghi di interesse turistico».

Una volta volta discusso, il tema diventa oggetto di “Predicazione”, cioè dell’attività attraverso la quale i Testimoni, spiegano a chi non è convertito la loro interpretazione della Bibbia. Perché a differenza di quanto erroneamente si crede, i Testimoni di Geova sono cristiani, il loro testo sacro è la Bibbia, alle prescrizioni della quale si attengono scrupolosamente. «Nella Bibbia è scritto che arriverà un giorno, il giorno di Harmagedon, in cui Dio giudicherà tutti gli uomini – spiega Alessio – questo giorno, è scritto, sarà preceduto da una serie di guerre, carestie, epidemie e un generalizzato malcostume dell’uomo. Questo ci induce a pensare che il giorno del giudizio sia imminente.

Quel giorno Dio stabilirà chi tra i vivi e i morti, otterrà la vita eterna e chi sarà condannato alla morte perpetua. Chi avrà osservato i comandamenti della Bibbia avrà la vita eterna: i morti risusciteranno e i vivi rimarranno vivi per sempre sulla terra che tornerà ad essere il paradiso terrestre, mentre ai peccatori è riservata la morte eterna, non la dannazione perché nella Bibbia non è contemplato l’inferno, ma non ci sarà per loro nessuna vita dopo la morte». È per salvare gli uomini e compiere il bene, cioè il volere di Dio, che i Testimoni testimoniano la Bibbia, e cercano di invogliare il prossimo alla conversione e al battesimo, il loro obbiettivo è quello di salvare chi non è convertito. Ieri si è celebrato il rito del battesimo. Undici persone, i più giovani di 12 anni, 4 uomini e 7 donne si sono battezzati.

«Il nostro battesimo non si celebra per togliere il peccato originale ai bambini appena nati – prosegue Alessio – ma per sancire i maniera solenne l’impegno che ognuno di noi prende decidendo di diventare Testimone di Geova, ad assumere un comportamento coerente con le prescrizioni della Bibbia». Questi eventi sono sempre aperti tutti, non è necessario far parte della comunità. In Sardegna ci sono circa 4mila Testimoni di Geova divisi in 60 congregazioni sparse in tutta l’Isola, proprio per questo il raduno viene organizzato in due momenti diversi, il prossimo fine settimana sempre alla Fiera di Cagliari si terrà la seconda data.