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Le palme di Pasqua al tempo del Coronavirus: la donazione ai medici e alle forze dell’ordine

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Quest’anno le celebrazioni e i Riti Pasquali potranno essere seguiti solo in TV e chi riuscirà a procurarsi un rametto di ulivo lo farà benedire in diretta tv la mattina della domenica di Pasqua. Queste restrizioni hanno anche messo in difficoltà chi stava già preparando le palme intrecciate da vendere davanti alle chiese come ogni anno.

L’avvocato Gianfranco Piscitelli, nella sua duplice veste di Presidente di PENELOPE SARDEGNA o.n.l.u.s. e vice Presidente del Centro Antiviolenza LUNA & SOLE o.n.l.u.s., ha pensato di commissionare a un’artigiana delle palme intrecciate per donarle questa mattina, accompagnato dalla vice Presidente di Penelope Sardegna, Emanuela Piredda, nel rispetto di tutte le prescrizioni sanitarie, quale ringraziamento per l’impegno in questo periodo di emergenza alla Guardia di Finanza al cappellano don Mario Piga, alla Polizia di Stato tramite la Vice Questore Veronica Madau, portavoce stampa della Questura di Cagliari, ai Carabinieri Nucleo Radiomobile Cagliari al comandante Marco Sardo, al Comando Vigili Urbani Cagliari, all’Ospedale Santissima Trinità, Direzione Sanitaria, alla dottoressa Maria Bonaria Mulè, al Pronto Soccorso al Direttore Giorgio Pia e al Reparto di Ematologia dell’Ospedale Oncologico tramite Barbara Testa.

«La Palma è un simbolo di Pace ed Amore, dice Piscitelli, e questa pandemia ci sta insegnando che bisogna essere in pace dapprima con noi stessi e poi con tutti gli altri. Quale miglior modo di ringraziare tutti questi Angeli che ci stanno donando AMORE incondizionato con totale abnegazione e mettendo in pericolo la propria stessa vita per gli altri? Anche Penelope e Luna & Sole fanno tanto per gli altri ed il bene che ci vogliono tutti ci compensa. Terremo una palma anche per noi».

 

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