Alessandra Farris, l’imprenditrice sarda che ha creato la start up IntendiMe, un innovativo sistema rivelatore di suoni che consente ai non udenti di superare la loro “disabilità invisibile” non ha vinto il premio “Donna dell’anno”, che è andato alla biologa svedese Karina Atkinson, ma si è aggiudicata il Premio Popolarità di 15 mila euro, assegnato dal pubblico del web di tutto il mondo e la targa speciale dell’importante media partner Donna Moderna.
Due premi di consolazione, ma piuttosto ricchi e prestigiosi quelli vinti dall’innovativa imprenditrice sarda, che ha convinto il popolo del web. «Fra le 3 finaliste del 19° Premio Internazionale Donna dell’Anno – ha spiegato Annalisa Monfreda, direttrice di Donna Moderna – abbiamo scelto di assegnare la targa speciale Donna Moderna ad Alessandra Farris per il coraggio con cui ha lanciato la start up IntendiMe e per la determinazione con cui sta portando avanti l’innovativo progetto di un rilevatore universale di suoni per le persone non udenti – dice il direttore del magazine Annalisa Monfreda -. Alessandra ha saputo trasformare una dolorosa esperienza personale in uno stimolo ad agire per aiutare tutti coloro che, come i suoi genitori, convivono ogni giorno con la disabilità invisibile della sordità. La targa di Donna Moderna vuole essere un riconoscimento per i traguardi che questa giovane imprenditrice italiana ha già raggiunto e un incoraggiamento a realizzare nuovi obiettivi».
Alessandra Farris ha vissuto la dolorosa esperienza di avere entrambi i genitori sordi, vivendo sulla sua pelle le difficoltà quotidiane così come le discriminazioni nei confronti dei suoi genitori. La giovane ha sentito il dovere di reagire, di mettere in campo ogni possibile azione per aiutare i suoi cari e toglierli da quella “disabilità invisibile”, come lei chiama la sordità, che ha condizionato tutta la loro vita. Nel 2014, è arrivata la svolta della sua vita: all’Università di Cagliari, nell’ambito di un programma chiamato Contamination Lab, Alessandra ha incontrato Giorgia e Antonio, oggi suoi soci, due ragazzi sensibili e appassionati. Insieme hanno dato vita alla start-up “IntendiMe” e hanno inventato, attraverso un sistema innovativo, un rivelatore universale di suoni che consente di individuare qualsiasi suono si desideri. Era l’occasione che Alessandra Farris aspettava per vedere realizzato finalmente il suo sogno: creare uno strumento capace di abbattere alcune di quelle barriere che intralciano il percorso di vita delle persone sorde per renderle più indipendenti e al sicuro.
Karina Atkinson,
vincitrice del primo premio, è una
biologa scozzese che ha sottratto all’agricoltura industriale intensiva un’area del
Paraguay ricca di biodiversità in via di estinzione, creando la riserva naturale protetta di Laguna Blanca, meta di studiosi da tutto il mondo e fonte di reddito e sviluppo per la popolazione locale. La Giuria ha ritenuto Karina Atkinson il personaggio femminile più vicino al
tema dell’edizione 2017, il “dovere”, inteso secondo la frase di Gandhi «La vera fonte dei diritti è il dovere». “Dovere” come valore etico e capacità di dare forma a progetti di convivenza civile, economici e sociali, a sostegno dei diritti umani fondamentali. La vincitrice, scelta tra una rosa di nomi proposti da 23 associazioni e ONG di tutto il mondo, ha ricevuto un contributo economico di 20mila euro, che è vincolata a impiegare nel completamento del progetto per cui è stata selezionata dalla Giuria del Premio.
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