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Cagliari, auto nelle vie del centro: centrosinistra organizza “Colazione pedonale” di protesta

Corso Vittorio Emanuele II pedonale - Bambini giocano a pallone

Corso Vittorio Emanuele II pedonale - Bambini giocano a pallone (Foto di CHIARA TEDDE)

Sta facendo molto discutere l’ordinanza firmata dalla Giunta Truzzu che riporta le auto nelle vie pedonali del centro storico di Cagliari – via Garibaldi, via Manno e corso Vittorio Emanuele II – per due ore al giorno dalle 8 alle 10.

L’ordinanza prevede l’ingresso dei veicoli di resisenti, commercianti e personale addetto alle consegne per 15 minuti massimo ciascuno. Una modifica che viene letta dall’opposizione in Consiglio comunale del centrosinistra come un ritorno al passato.

I gruppi consiliari di Progressisti, Sinistra per Cagliari, Pd e Futuro Comune daranno vita sabato 22 febbraio mattina a una singolare forma di protesta, la “colazione pedonale”.

Il centrosinistra cagliaritano ha pensato a una serie di iniziative per incontrare i cittadini e confrontarsi sul tema della pedonalizzazione dei quartieri storici. La prima è la Colazione pedonale in programma sabato: «Invitiamo i Cagliaritani a fare colazione con noi sabato 22 febbraio alle 9.30 nel Corso Vittorio Emanuele, la strada che più di tutte ha cambiato volto grazie allo stop alle auto. Venite a piedi nel Corso, portate con voi una tazzina: caffè e dolcetti li offriamo noi».

La Colazione pedonale sarà l’occasione per rilanciare anche la petizione on line sulla piattaforma Change.org contro le modifiche alla pedonalizzazione, che in poche settimane ha raggiunto oltre cinquemila adesioni.

«Ancora qualche ritocco e l’installazione dei nuovi cartelli e le quattro ruote avranno nuovamente libero accesso in alcune strade pedonali – commentano i 13 consiglieri del centrosinistra in Consiglio comunale -. Temiamo che questo cambiamento sancirà la fine della pedonalità. Sarà infatti molto difficile limitare il transito delle auto alle sole due ore mattutine, e il Comune non si è ancora dotato dei necessari strumenti di controllo per presidiare accessi, transito e sosta. Il rischio è che le ore consentite diventino, di fatto, un sistema per far circolare di nuovo le auto tutto il giorno. Inoltre, rischiamo di dover restituire all’Unione Europea oltre 1,6 milioni di euro: a tanto ammontano le somme per la realizzazione dei percorsi ciclopedonali nella via Manno e nel Corso Vittorio Emanuele».

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