Sono 20 in tutto le targhe in ceramica che da ora in poi indicheranno in sardo alla popolazione di Samassi i luoghi pubblici più rilevanti.
La posa delle targhe è iniziata ieri, come raccontato sui social network dal sindaco Enrico Pusceddu. Così in paese hanno fatto la loro comparsa i cartelli di “Sa Scolla Elementari”, “Sa Scolla Media”, “Su Mercau”, “Su Comunu”, “Su Campusantu”, “Is Barracellus” e “Sa Statzioni de is Trenus”.
Un’iniziativa, quella di apporre le targhe, tesa a valorizzare il patrimonio linguistico sardo campidanese, ancora oggi utilizzata da molti cittadini come prima lingua e per questo giustamente da valorizzare
E sulle traduzioni scelte il primo cittadino la butta sull’ironia e mette le mani avanti: «Da oggi in poi si accenderà il dibattito sulla “correttezza” dei termini utilizzati. Noi ci siamo affidati ad esperti linguisti, “supervisionati” da anziani locali, ma tanto sono sicuro che anche così non riusciremo a mettere tutti d’accordo, ci sarà da divertirsi».