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No a paura e razzismo, Truzzu cena con i cinesi e incontra il giovane filippino aggredito

Il Sindaco Paolo Truzzu, ieri pomeriggio, ha ricevuto al Palazzo Civico Demetrio Elida, il cameriere filippino di 31 anni picchiato da tre ragazzi, nella notte fra giovedì e venerdì scorso, su un autobus della linea 9 che dal centro di Cagliari porta ad Assemini, il giovane secondo i tre balordi era responsabile di trasmettere il Coronavirus in quanto scambiato per un cinese.

«Un’aggressione assurda, vile e senza senso – ha commentato il sindaco – soprattutto perché rivolta ad un ragazzo che vive qui, lavora e ama la nostra città, nella quale è perfettamente integrato così come tutta la numerosa comunità filippina. Mi premeva sottolineare la solidarietà e la vicinanza mia personale, dell’amministrazione comunale e dell’intera città».

Il giovane porta ancora i segni fisici della brutale aggressione, anche se si sta lentamente riprendendo, ci vorrà più tempo perché si riprenda dal trauma, anche se le manifestazioni di solidarietà nei suoi confronti sono state moltissime. I Carabinieri intanto sono al lavoro per individuare i responsabili della violenza.

Ma le iniziative per sensibilizzare la cittadinanza al problema non sono si fermano qui. Il Sindaco infatti ha partecipato a una cena in un ristorante cinese a Quartu, proprio per dimostrare che a stare vicino alle persone di nazionalità cinese che vivono in città, non si corre nessun rischio. Oltre che a frequenti atteggiamenti razzisti nei loro confronti, si registra un pesante calo nelle attività commerciali e produttive in genere, gestite dai cinesi.

Proprio perché nel timore del contagio le persono evitano qualsiasi contatto. L’iniziativa è stata organizzata da Chiara Sini, presidente dell’associazione Cinapiuvicina e da Confesercenti, per combattere un pregiudizio che oltre che dal punto di vista umano, sta danneggiando fortemente una fetta di l’economia cittadina nella quale sono impiegati anche tanti sardi.

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