Il segmento più venduto è quello dell’utilitaria: il 30% dei sardi che ha acquistato un auto usata ha preferito un’utilitaria, mentre il 24% ha optato per la berlina, il 13% ha comprato un suv usato, il 8% una monovolume, il7 % una familiare e il restante 16% altri tipi di veicoli.

La stragrande maggioranza ha deciso di acquistare una macchina diesel, infatti il 73% dei sardi punta al risparmio e sceglie il gasolio, il 23% preferisce il motore a benzina e appena lo 0,6% opta per l’ibrido o l’elettrico, ma naturalmente questo dato dipende anche dal fatto che sono ancora molto poche le auto usate con questa propulsione che vengono vendute. Il metano non piace, sono pochissimi i sardi, lo 0,1% che lo ha scelto.

foto brumbrum

Nel 2019 l’auto usata più venduta in Sardegna è stata la Golf, al secondo posto la Fiat 500, al terzo la Punto e al quarto la Smart Fortwo e al quinto la Giulietta Alfaromeo. I dati sono stati raccolti da “brumbrum”, il primo rivenditore diretto di auto online in Italia.

Sanna batte tutti, sono 17mila gli abitanti della Sardegna che portano questo cognome, concentrati soprattutto nella parte centro-settentrionale dell’Isola: Oristano, Nuoro, Sassari e Gallura. In Medio Campidano e Ogliastra invece, dominano i Piras, che con i loro 15mila esponenti si classificano secondi in tutta la Regione. I terzi a occupare il maggior numero di citofoni sono i Pinna concentrati soprattutto nel Sulcis Iglesiente, al quarto posto i Serra sono quelli sparsi in maniera più equilibrata un po’ un tutte le zone del territorio sardo. Nel capoluogo dominano i Melis che nella classifica generale sono al quinto posto.

Questo è l’ordine della classifica dei primi 20 cognomi più diffusi in Sardegna: Sanna, Piras, Pinna, Serra, Melis, Carta, Manca, Meloni, Mura, Lai, Murgia, Porcu, Cossu, Usai, Loi, Marras, Floris, Deiana, Cocco, Fadda. La classifica è stata stilata nel 2016 dal Seo, il Sardinan Socio-economic observatory, ed è la più aggiornata.

È probabile quindi che qualche cognome soprattutto nei gradini più bassi della graduatoria, sia stato promosso e qualcun altro declassato. Ma tendenzialmente le posizioni sono le stesse. Nel corso degli anni aumentano i cognomi stranieri, in particolare quelli cinesi, e quelli senegalesi, mentre sono più o meno stabili quelli provenienti dal resto d’Italia.